Coronavirus, Castel del Rio e il confine con la «zona arancione». La precisazione del sindaco Baldazzi
Da ieri anche la Toscana è tra le cinque regioni che sono entrate nella «zona arancione», ovvero dove le restrizioni sono maggiori rispetto, ad esempio, all’Emilia Romagna. A quanto pare ancora per poco, però, visto che in giornata è attesa l’ordinanza del presidente Bonaccini che disporrà misure ancora più rigide per provare ad evitare anche alla nostra regione di lasciare la «zona gialla».
Toscana che confina con alcune zone del nostro territorio come Castel del Rio, i cui cittadini ora, visto il provvedimento, non possono più attraversare il confine se non per lavoro, motivi urgenti di studio e salute, purché muniti di autocertificazione. Un po’ come successe durante il lockdown in primavera, quando le frazioni di Moraduccio e Giugnola erano divise appunto tra le due regioni e solo un accordo tra i sindaci riuscì a sbloccare la situazione. «Ad oggi è impossibile risolvere il problema – ha ammesso il sindaco di Castel del Rio, Alberto Baldazzi -, perché al momento l’Emilia Romagna e la Toscana sono state inserite in due zone diverse. In più, indipendentemente dal colore, l’altro problema è l’incidenza dei casi di Coronavirus. Ieri pomeriggio, infatti, i dati parlavano di due casi a Castel del Rio e più di cento, invece, a Firenzuola. Con una situazione di questo genere non posso riaprire di certo».
Nella foto: il sindaco di Castel del Rio Alberto Baldazzi