Smart working, come allestire una corretta postazione di lavoro domestica
Smart working e benessere fisico? Evitare i rischi più comuni di affaticamento visivo, di disturbi muscolo-scheletrici e di stress lavoro correlato è possibile. Francesca Prantoni è consulente in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro per la società ImTech, da anni associata al Tavolo 81 Imola, che promuove sul territorio la cultura della sicurezza sul lavoro. «Premesso che lo smart working è applicabile in prevalenza per le attività che comunemente sono svolte in ufficio (amministrative, commerciali, di progettazione, di consulenza ecc.), con l’ausilio di attrezzature munite di videoterminale – spiega – ne consegue che anche i rischi che ne derivano sono i medesimi. Per prevenirli, il lavoratore dovrà cercare di seguire, anche da casa, le indicazioni che gli sono state fornite in ambito di formazione per la salute e la sicurezza, ai sensi della legge 81 del 2008».
In particolare, ecco qui di seguito alcuni consigli riguardo alla disposizione della postazione di lavoro e all’uso delle attrezzature. Quattro le grandi aree: ambiente, postazione di lavoro, pc, sedia e pause. Riguardo all’ambiente, deve essere abitabile e salubre (no vani tecnici, locali interrati, umidi o senza finestre), con idonea illuminazione (naturale e artificiale) e buon ricambio d’aria; impianti a norma (soprattutto l’impianto elettrico). (lu.ba.)
Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 5 novembre.