Coronavirus, 58 nuovi positivi a Imola. Problemi col tracciamento, arruolati anche gli operatori Urp e i militari per i tamponi. Record di casi in Emilia Romagna e a Bologna
Anche gli operatori dell’Urp dell’Ausl sono stati arruolati per fare il tracciamento dei positivi e relativi contatti tanto che l’Ufficio relazioni con il pubblico da oggi ha sospeso l’attività. Il tentativo di contenere il contagio da Coronavirus sta assumendo nuovamente i contorni di una battaglia.
Una settimana fa il direttore generale Andrea Rossi aveva detto a “sabato sera” che era preoccupato per la “rincorsa” al virus, il sistema “teneva” ma occorreva reclutare qualche operatore in più per il contact tracing. Poi l’impennata dei casi e ora l’obiettivo è arrivare a due turni di sette persone 7 giorni su 7 dedicati al tracciamento. Anche l’attività del drive through nel parcheggio dell’ospedale non basta più per il gran numero di tamponi da fare, da qui la richiesta all’Esercito e il drive through installato ieri nel Lungofiume che diventerà operativo da domani.
Nel frattempo non sono mancati casi di ritardi nel tracciamento o nell’esecuzione dei tamponi. “L’esplosione dei contagi ha reso insufficienti le risorse, ci siamo subito attivati ma ci sono alcune persone che sono rimaste indietro” ammettono dall’Azienda sanitaria imolese.
Situazioni che hanno creato ansia e confusione, ad esempio tra chi non ha ricevuto immediatamente il provvedimento di quarantena per rimanere a casa dal lavoro e le informazioni su come comportarsi. “La strategia per fermare la trasmissione del contagio è isolare le persone positive” concludono dall’Ausl.
Nel frattempo, il numero dei tamponi refertati a Imola oggi è risalito a 441 e il numero dei nuovi positivi oggi è di ben 58. A confortare il fatto che le presone con sintomi siano sono solo 22 e 28 erano già in isolamento, 12 sono collegate a focolai noti mentre 31 sono stati individuati attraverso il contact tracing. Nel dettaglio, si tratta di 29 persone di Imola, 16 di Castel San Pietro terme, 5 di Dozza, 3 di Medicina, 1 di Borgo Tossignano, 1 di Casalfiumanese e 1 di Castel Guelfo e 2 residenti fuori territorio. I casi attualmente attivi sono 599 (sono 1.247 quelli totali dall’inizio dell’epidemia). Sostanzialmente stazionari i ricoveri: sono 20 (+1 rispetto a ieri) nei reparti Covid a Imola, mentre le persone in terapia intensiva a Bologna restano 4.
Nel resto dell’Emilia Romagna record di contagi nelle ultime 24 ore. Sono 2.180 nuovi positivi, la percentuale sul numero di tamponi fatti è oggi è salita al 10,7%. La provincia con il maggior numero di contagi è Bologna con 599 nuovi casi (a cui vanno aggiunti quelli di Imola), seguita da Modena con 332, poi Reggio Emilia (262), Ravenna (225).
Per fortuna più della metà sono asintomatici ed è aumentata quindi anche la percentuale delle persone che non richiedono cure ospedaliere o sono prive di sintomi (97,5%). Però, crescono anche i ricoveri: sono 177 (+16 da ieri) quelli in terapia intensiva e 1.588 (+34) negli altri reparti Covid. E ci sono stati tredici nuovi morti: persone di età compresa fra i 71 e i 98 anni. (l.a.)
Nella foto il sindaco di Imola, Marco Panieri, il colonnello Vincenzo Tucci e il direttore generale dell’Ausl di Imola, Andrea Rossi