Coronavirus, per il Governo l’Emilia-Romagna è in zona «gialla». Ecco le principali novità
In serata il premier Conte ha annunciato che l’Emilia-Romagna è stata inserita nella zona «gialla» (la meno rigida delle tre previste), per cui varranno le misure adottate sul territorio nazionale, come previsto dall’ultimo Dpcm. Senza ulteriori restrizioni, quindi, a differenza delle zone «arancioni» e «rosse». Il provvedimento sarà valido da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre.
Tra le misure adottate: divieto di spostamento dalle 22 alle 5 del giorno successivo, se non «per comprovate esigenze lavorative o motivi di salute. Per uscire di casa in quella fascia oraria servirà l’autocertificazione; didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e Università; sospensione dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) dalle 18 alle 5 e possibilità di asporto e consegna a domicilio solo fino alle 22; nelle giornate festive e prefestive chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presìdi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole; capienza al 50% per il trasporto pubblico locale e il servizio ferroviario regionale; sospensione degli spettacoli e delle mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei; stop alle attività di palestre e centri benessere; raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.
Sospesa l’attività di sale giochi e scommesse, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente, sale bingo e casinò; ammesse le attività di tipo riabilitativo e terapeutico fornite da piscine, centri benessere e termali, così come quelle rientranti nei livelli essenziali di assistenza. E’ consentito svolgere attività motoria e sportiva all’aperto o nelle aree attrezzate dei parchi pubblici, nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro e due metri rispettivamente. Restano consentiti gli eventi sportivi di interesse nazionale così come verranno definiti in un atto del Coni sia per quanto riguarda gli sport individuali che di squadra, ma senza la presenza di pubblico. A porte chiuse anche le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non che partecipano a tali competizioni.Sono sospesi i convegni, i congressi ad eccezione di quelli che si svolgono a distanza. Stop anche sagre e fiere. Vietate anche le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose. Nelle abitazioni private è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi. L’accesso ai luoghi di culto è ammesso solo con misure organizzative tali da evitare assembramenti, così come per le funzioni religiose. (da.be.)