Aspettando il Gp di F.1, l’ingegnere imolese Riccardo Musconi: «Vivo in un’Isola Magica tra Oxford e la Mercedes»
Mentre Lewis Hamilton si copre di gloria, il suo ex ingegnere di macchina Riccardo Musconi cerca di far diventare grande anche l’altro pilota della Mercedes, Valtteri Bottas, col quale in gara comunica via radio: «La mia postazione è all’interno dei box in un punto che nel team chiamiamo Magic Island, di fianco a Toto Wolff (team principal Mercedes, ndr), che sta a capotavola».
Dopo i Mondiali conquistati con Hamilton nel 2017 e 2018 (tre con quello vinto nel 2015 sempre col campione britannico), il 44enne ingegnere imolese, eletto «sportivo dell’anno» nel 2009 dal nostro giornale dopo il secondo posto nel Mondiale ottenuto da Rubens Barrichello sulla BrawnGp, in 14 anni di carriera in F.1 ha assistito oltre allo stesso Barrichello in Honda, anche Niki Rosberg alla Mercedes. La stagione scorsa è stato promosso a un ruolo superiore nel pluri-iridato team della stella a tre punte. «Con Hamilton lavoravo sui dati, mentre con Bottas sono diventato primo responsabile della macchina».
Musconi è una delle migliori eccellenze imolesi espresse all’estero; ad Oxford per la precisione, dove abita con Kate, la compagna inglese che a metà ottobre gli ha regalato una bimba dal nome ancora da stabilire: «Qua abbiamo tempo 6 settimane per sceglierlo» dice ridendo. Riccardo è già padre anche di Massimo, che ha 3 anni e mezzo. A parte quando viaggia per raggiungere gli autodromi, la sua vita si svolge prevalentemente fra Oxford e la vicina Brackley, dove ha sede la Mercedes di F.1. «Anche se in questo periodo di emergenza opero soprattutto in smart working» – precisa Musconi – Hamilton vincerà a Imola? Sicuramente parte favorito. Sarà una lotta a tre fra Hamilton, Bottas e Verstappen. Valtteri va molto forte quando si corre in un circuito per la prima volta. Forse perché a Lewis non piace farsi un giro di pista a piedi prima del Gran Premio». (a.d.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 29 ottobre.
Nella foto: Riccardo Musconi con Bottas, quando la mascherina non era ancora obbligatoria