Coronavirus, un morto a Imola e i ricoveri salgono a 17. I casi nelle scuole. Donini: “Il sistema tiene ma è in affanno, quintuplicati i ricoveri in venti giorni”
L”aggiornamento odierno dell’Azienda usl di Imola riporta un decesso: si tratta di un imolese di 84 anni, ricoverato nel reparto Covid dell’ospedale di via Montericco. Inoltre salgono a 17 (+5) i ricoveri, mentre le persone centralizzate in terapia intensiva a Bologna scendono a 3 (-1).
In compenso scendono i nuovi positivi: sono 22, nel dettaglio 14 residenti a Imola, 5 a Medicina, 1 a Castel San Pietro, 1 a Mordano e 1 a Borgo Tossignano. La quasi totalità, cioè 18, presentano sintomi, 14 sono collegabili a focolai già accertati. Salgono a 397 i casi attivi.
Nel resto della regione ancora un giorno con deciso balzo in avanti oggi con 1.763 nuovi contagi e una percentuale del 10% sui tamponi fatti. La situazione dei contagi nelle province vede oggi in testa Modena (365), poi Bologna (343, cui vanno aggiunti i 22 di Imola), poi Reggio Emilia (246), Piacenza (183), Rimini (165), Ravenna (162), Parma (90), Ferrara (55). Quindi Forlì (88), Cesena (44) e Imola (22). Dei nuovi casi 929 sono asintomatici e il 94% dei malati continua ad essere semplicemente in isolamento oppure a curarsi a casa senza bisogno di ricovero ospedaliero. Il numero complessivo dei casi attivi in Emilia Romagna è 21.421.
Però continuano a crescere i ricoveri negli ospedali: in terapia intensiva oggi ci sono 4 pazienti in meno per un totale di 119 (-4) ma a questo dato fa da contraltare preoccupante il balzo di 103 pazienti in più negli altri reparti Covid per un totale di 1.157. Inoltre ci sono altre 11 vittime, sempre ultra ottantenni e novantenni ma anche due uomini di 77 e 78 anni).
L’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini nella diretta facebook settimanale odierna ha sintetizzato così la situazione: “Il 10 ottobre avevamo 241 ricoverati nei reparti Covid e 16 in terapia intensiva, in venti giorni sono cinque volte tanto. Il sistema sanitario regionale sta tenendo, il sistema combinato di medicina territoriale e ospedali, ma sempre con maggior affanno e apprensione. Il rischio zero non esiste – ha aggiunto – perchè il virus è diffusissimo ma vi sono dei comportamenti sicuramente più a rischio di altri”.
Il richiamo ai comportamenti individuale è sempre lo stesso: igiene delle mani, mascherine e “distanziamento ragionevole, magari anche quando ci vengono a trovare i nonni” ha aggiunto Donini che ha dedicato un passaggio ai più giovani e alle scuole. “Abbiamo 2162 casi nelle scuole, il 64% sono studenti delle medie e superiori. E’ un tasso bassissimo se consideriamo che la popolazione scolastica complessiva regionale, ma non escludiamo di mettere l’obbligo di tenere la mascherina al banco perchè prima il virus girava in maniera molto bassa ora la circolazione è più intensa”.
Nel nostro circondario proprio nelle ultime settimane si stanno moltiplicando i casi di positività registrati dall’Ausl nelle scuole. Tra il 28 ed il 29 ottobre sono stati 14 (già conteggiati negli aggiornamenti giornalieri dell’Ausl). Gli istituti scolastici coinvolti sono per la maggior parte ci Imola, a partire dalla scuola media Orsini dove sono stati individuati ben 6 studenti della stessa classe, contatti stretti di un caso scolastico; nel medesimo istituto sono stati registrati altri 2 casi di studenti di due diverse classi. Poi ci sono la primaria Sante Zennaro (1 docente sintomatico, e altri 2 studenti di diverse classi, contatti stretti di casi Covid positivi familiari) e la primaria Marconi (1 caso), l’Ipsia Alberghetti (1 caso). Infine, la primaria di Villa Fontana a Medicina (1 studente). (l.a.)