L”allarme della Cgil: “Mancano gli infermieri nelle strutture per anziani del circondario di Imola”
Mancano gli infermieri nelle case di riposo del circondario imolese. E” l”allarme lanciato ieri dalla Cgil, sia categoria (Funzione pubblica) che confederale. “Da diverse settimane nelle strutture residenziali accreditate gestite da soggetti privati di Imola e del circondario imolese si sta vivendo una carenza senza precedenti di personale infermieristico, fondamentale per garantire l’assistenza agli ospiti presenti nelle strutture” scrivono la segretaria generale del sidnacato Mirella Collina e il segretario della Fp Maurizio Serra. Un problema non da poco soprattutto in questo periodo di recrudescenza del Covid-19.
“Di questa carenza è già stata informata la Ausl di Imola che ha provveduto a inviare, nel limite delle proprie disponibilità, personale che potesse garantire la continuità assistenziale. Si tratta di una soluzione tampone che però non risolve un problema di tipo strutturale” ricordano dal sindacato. Il problema è annoso e dovuto al fatto che il personale tende a preferire il pubblico, che ha contratti migliori e più tutelanti, rispetto al privato – i gestori seppur accreditati delle case di riposo. Quindi non appena ci sono concorsi o bandi nel pubblico gli infermieri “scappano” e l”emergenza sanitaria sta costringendo le strutture sanitarie a scorrere tutte le graduatorie disponibili.
“La situazione presso le strutture residenziali gestite direttamente dall’Asp permette ancora di garantire continuità assistenziale, purché non vi siano nuove cessazioni almeno fino a che non venga espletato il concorso” precisano sempre dalla Cgil che a questo punto chiama in ballo le Amministrazioni locali (“queste problematiche sono state esposte anche al Tavolo circondariale a cui abbiamo chiesto di farsi carico del problema assieme alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana”) e non solo.
“Occorre, a nostro avviso, uno sforzo complessivo tra tutti i soggetti pubblici coinvolti affinché possano essere adottate soluzioni a più lungo respiro per affrontare questa problematica, almeno fino a quando non potranno essere reperiti infermieri dai soggetti privati, attraverso i loro usuali canali di assunzione. Già dal concorso per infermieri in atto presso la Ausl di Imola e dal concorso, sempre per infermieri, che dovrebbe svolgersi a breve presso l’Asp del Circondario potrebbero essere destinati temporaneamente infermieri presso le strutture accreditate gestite da privati così da superare questa fase emergenziale e garantire la doverosa assistenza agli ospiti anziani”.
“Proprio considerando queste carenze di organico, abbiamo chiesto che gli ospiti che dovessero risultare positivi vengano trasferiti dalle strutture residenziali ai reparti Covid al fine di prestare loro le cure necessarie, viste anche le condizioni di salute già precarie della maggior parte degli utenti, e tutelare gli altri ospiti e tutto il personale, come è stato fatto durante la prima ondata della pandemia”. (r.cr.)