Banda dei Rolex, malviventi bloccati dalla polizia locale grazie al Targa System
Nei giorni scorsi, durante il consueto pattugliamento sul territorio per prevenire i furti nelle abitazioni, una pattuglia della polizia locale di Imola ha ricevuto, attraverso il Targa System (sistema di rilevazione delle targhe) la segnalazione della presenza in zona di una vettura utilizzata per commettere reati contro il patrimonio.
Immediatamente gli agenti si sono messi alla ricerca dell’auto segnalata, che veniva intercettata e fermata in via Amendola all’altezza del Centro Commerciale Leonardo. A bordo un 25enne ed una 24enne, insieme ad una bambina, che affermavano di essere a Imola per visitare la città e recarsi successivamente a Rimini da parenti. Insospettiti dal loro atteggiamento e da quanto dichiarato, i vigili hanno approfondito il controllo, scoprendo che entrambi appartenevano ad una banda di specialisti nelle rapine di Rolex e di furti ai danni di anziani con la tecnica cosiddetta «dell’abbraccio». I due malviventi, sui quali pendevano numerose notifiche di procedimenti penali in corso da tutt’Italia, sono stati accompagnati al comando e perquisiti. Nell’auto, occultata sotto al sedile del passeggero, è stata rinvenuta un’arma impropria. Oltre alla denuncia per la detenzione illegale dell’arma, i due giovani sono stati denunciati all’autorità giudiziaria anche per indebito utilizzo e falsificazione di carte di pagamento, furto aggravato e rapina aggravata. L’auto sulla quale si trovavano, infatti, risultava essere di proprietà di una società «prestanome» con più di 130 veicoli, per la quale sono in corso tuttora indagini per risalire ai vertici della società stessa.
Sempre grazie al Targa System, qualche sera fa, inoltre, una pattuglia della polizia locale, durante un controllo nella frazione di San Prospero, ha intercettato un’altra autovettura segnalata nella «black list» del sistema in quanto utilizzata per commettere furti in abitazione. Dopo un breve inseguimento lungo la via San Prospero, gli agenti hanno fermato l’auto, all’interno del centro abitato. A bordo un 30enne che non è riuscito a dare spiegazioni in merito alla sua presenza sul territorio imolese. La vettura invece risultava essere anch’essa intestata ad una società «prestanome» per la quale sono stati avviati ulteriori accertamenti. L’uomo è stato sanzionato per intestazione fittizia di veicolo ed invitato ad allontanarsi dal territorio comunale. Probabilmente faceva parte di una banda dedita a furti all’interno delle abitazioni e quella sera era in zona per un sopralluogo. (da.be.)
Foto d’archivio