Coronavirus, la Regione conferma: 75% di lezioni con didattica a distanza alle superiori
Entra in vigore oggi l’ordinanza della Giunta regionale dell’Emilia Romagna che recepisce il nuovo Dpcm del Governo che alza al 75% la percentuale minima di didattica a distanza alle scuole superiori. Entro il 29 ottobre le scuole decideranno in autonomia l’attuazione.
L’ordinanza, che resterà in vigore fino al 24 novembre, precisa che andrà garantito il diritto alla didattica in presenza agli alunni con disabilità. Inoltre, raccomanda l’applicazione dell’attività didattica in presenza prioritariamente nelle classi prime e quinte, rispettivamente alle prese col primo anno e con l’anno dell’esame di maturità.
Per quanto riguarda l’orario di ingresso alle lezioni (nel Dpcm fissato alle 9), si precisa che verrà definito in seguito a un incontro del Coordinamento regionale e locale sulla scuola, così come definito dal Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 (il cosiddetto “Piano scuola”).
Infine, nell’ordinanza regionale è «fortemente raccomandato» l’utilizzo della mascherina in aula all’interno di tutte le classi della scuola elementare e della scuola media, nelle quali per il momento è confermata la modalità in presenza in aula per tutti gli studenti, ma anche alle superiori, quando gli studenti saranno in classe.
«Il Governo ha deciso di alzare la didattica a distanza fino alla soglia minima del 75%, quando noi, insieme alle altre Regioni, avevamo proposto di non prevedere quote minime, lasciando ai territori la possibilità di introdurla o meno, a seconda delle criticità presenti – afferma l’assessore alla Scuola e Università, Paola Salomoni -. La comunicazione del ministero dell’Istruzione ci costringe ad accelerare i tempi e recepiamo il Dpcm, introducendo quindi la soglia minima possibile, quella del 75%. Sempre nell’ordinanza, abbiamo scelto di aprire ai test rapidi e gratuiti presso le farmacie anche al personale scolastico, oggetto di uno screening specifico lo scorso mese di settembre». (gi.gi.)
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