E-shop, drone e miele per i Giovani Rilegatori
«Il futuro non si aspetta e non si subisce: il futuro si progetta». Si potrebbe riassumere così la mission della cooperativa imolese Giovani Rilegatori, che dal 1983 offre opportunità di lavoro e integrazione sociale a persone in condizioni di svantaggio, restando però anche al passo con l’evoluzione del mercato. Una quadratura del cerchio non facile né scontata, che eppure è realtà: negli ultimi anni la cooperativa di via Malatesta è cresciuta in modo costante del 3-4%.
È di poche settimane fa l’acquisto di una ulteriore porzione di capannone, circa 600 metri quadri adiacenti alla sede di via Malatesta, che già comprende 5 mila metri quadri di proprietà. Un investimento che guarda, appunto, al futuro. La capacità di adattarsi ai cambiamenti fa parte del Dna aziendale. Lo dimostrano le attività che nel tempo si sono aggiunte a quella delle origini, la legatoria, e che se fosse rimasta l’unica oggi darebbe lavoro solo a pochissime persone. Invece lo scopo primario è proprio generare occupazione. Così, alla legatoria si sono aggiunti la copisteria, gli assemblaggi di tutto ciò che non può essere automatizzato, il negozio, la gestione degli archivi cartacei e digitali di aziende ed enti pubblici, attività quest’ultima avviata 15 anni fa su proposta di Cefla e che oggi traina il fatturato: circa il 35% del milione e 600 mila euro complessivi. (lo.mi.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 15 ottobre.
Nella foto: il gruppo dei Giovani Rilegatori, in una foto realizzata con il drone aziendale