Coronavirus, morto un uomo di 87 anni di Imola. Donini: «Maggiore attenzione ai focolai familiari. Isolamento per i parenti di un positivo»
Sono 25 i nuovi casi di positività registrati oggi dall”Ausl di Imola e 2 le guarigioni. E c”è un decesso: un uomo di 87 anni di Imola è deceduto al reparto Covid del Santa Maria della Scaletta. Secondo i tracciamenti, i nuovi casi di oggi riguardano: 11 persone di Imola, 7 di Castel San Pietro Terme, 4 di Medicina, 2 di Dozza, 1 di Castel Guelfo. La quasi totalità, 19 casi su 25, sono persone con sintomi, 12 fanno riferimento a focolai noti. I casi attivi salgono a 255, ma i ricoveri rimangono stazionari sia a Imola che i due casi in terapia intensiva a Bologna. Quindi per il momento il quadro clinico dei malati è confortante.
E questa situazione, pur con numeri diversi, riguarda un po” tutta l”Emilia Romagna dove oggi i nuovi positivi sono 1.192, che portano i casi attivi ovvero le persone che attualmente è certificato che abbiano il Covid, a 14.828. La provincia con più contagi è quella di Bologna (259), a seguire Reggio Emilia (235) e Rimini (159). Ma il 94% sono in isolamento a casa perché asintomatici o perché presentano sintomi leggeri che non richiedono il ricovero in ospedale. I numeri dei ricoveri, infatti, sono molto lontani da quelli della prima ondata di marzo-aprile: sono 88 (uno in meno di ieri) in terapia intensiva e 757 (+34 oggi) negli altri reparti Covid. E ci sono 4 morti dagli 80 ai 97 anni, tra cui l”imolese.
Il grande numero dei casi, però, complica le attività di tracciamento, che arrancano nel circoscrivere e isolare i contagi e preoccupano i focolai, nelle case di riposo ma anche in famiglia. Da qui la scelta di un”attenzione ancora maggiore sul tracciamento dei focolai familiari. “Dovranno essere isolati i componenti del nucleo famigliare presso il quale si è registrato il caso positivo – spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Qualora siano sintomatici, si dovrà eseguire il tampone rapido antigenico o quello molecolare mentre nel caso permanessero asintomatici il tampone rapido o quello molecolare si eseguirà allo scadere del decimo giorno di isolamento. Ai contatti stretti asintomatici, una volta provveduto alla loro identificazione e al loro isolamento, non sarà necessariamente effettuato il tampone, tranne in casi particolari che saranno valutati dai servizi di sanità pubblica. In caso di comparsa dei sintomi, andrà loro invece eseguito tempestivamente il tampone molecolare”. (l.a.)