Coronavirus, altri 34 casi nel circondario di Imola. Le indicazioni per le visite in ospedale. I numeri nelle scuole
Continuano ad aumentare i casi di positività registrati dall”Ausl di Imola, oggi sono 34 più di ieri. Si tratta di 25 persone residenti a Imola, 5 a Castel San Pietro, 2 a Mordano, 2 a Medicina. Ben 23 presentano sintomi del Covid-19; 8 sono state individuate dall”attività di tracciamento (5 erano già isolate in quanto contatti stretti di caso positivo e 4 fanno riferimento a focolai famigliari noti), le altre sono state testate proprio perché presentavamo dei sintomatiche. Salgono a 232 i casi attualmente attivi nel circondario.
La nota positiva sono i ricoveri: stazionari; già da ieri sono solo 9 le persone nel reparto Covid dell’ospedale di Imola, a cui vanno aggiunti i 2 ancora ricoverati nelle terapie intensive di Bologna.
I numeri del contagio sono decisamente aumentati nel resto della regione: 1.180 nelle ultime 24 ore, il numero più alto mai registrato in Emilia Romagna in una sola giornata, superiore anche ai numeri della prima ondata quando, però, si facevano molti meno tamponi. Nell’imolese, ad esempio, si stanno attivando le Usca per fare tamponi rapidamente in drive through nella Casa della salute di Castel San Pietro e Medicina.
Ritornando ai numeri, la provincia con più contagi è quella di Bologna (348, a cui vanno aggiunti i dati di Imola), a seguire Piacenza (173), Reggio Emilia (160), Modena (123), Rimini (100), Ferrara (60), Ravenna (54), Parma (52), il territorio di Forlì (45) e quello di Cesena (31).
La nota positiva è che si mantiene costante il dato clinico che vede ancora il 94% dei 13.642 casi attivi a casa in isolamento o con sintomi lievi. Crescono però i ricoveri: 3 in più in terapia intensiva (89 in tutto) e 66 in più negli altri reparti Covid (723 in tutto).
Si sono registrate anche 9 vittime oggi, persone dagli 80 ai 95 anni. Gli anziani si confermano i più a rischio di fronte al virus, così come le persone con altre patologie. In regione non mancano casi di focolai nelle case di riposo.
La sanità imolese, preoccupata, oggi ha tenuto a ricordare: “In considerazione dell’attuale andamento epidemico, è fondamentale che chi si reca in visita ad una struttura di ricovero – ospedale di Imola o Castello – si attenga rigorosamente alle indicazioni”. In particolare, non sono consentite visite a pazienti Covid-19 o in attesa di referto di tampone, né a quelli ricoverati in osservazione cautelativa prima della dimissione in struttura socio-sanitaria territoriale.
Per ogni altro paziente ricoverato è consentito l’accesso di un solo visitatore al giorno; potrà essere prevista una seconda persona solo in casi specifici (come un paziente non auto-sufficiente, per il quale è necessario prevedere l”addestramento del familiare/care-giver, oppure per degenze superiori a 7 giorni). Ma nel periodo di emergenza Covid-19 gli orari di visita sono ridotti alla fascia oraria 12-14; per l’Area Critica le visite nella fascia oraria 14-15. Regole particolari vigono per il percorso nascita. In sala parto è consentita la presenza del padre o altra persona di riferimento ma non può darsi il cambio con altri familiari. Presso la degenza ostetrica la presenza del padre o altra persona di riferimento è consentita nelle ore diurne, in un unico accesso e per un massimo di due ore consecutive, le eccezioni dovranno essere valutate dal medico; non è previsto l’accesso a fratellini o sorelline del nuovo nato. In tutti i casi, per accedere ai reparti occorre essere transitati dai check point in ingresso e garantire il rispetto delle indicazioni (igiene delle mani, mascherina chirurgica, mantenersi a distanza di almeno un metro dalle altre puerpere, visitatori od operatori).
Un altro mondo osservato speciale è quello della scuola, dove sono 1444 i soggetti risultati positivi in Emilia Romagna. Per l”85% si tratta di alunni e studenti, di cui il 74% in età dalle scuole medie in su. “La nostra azione di contrasto, l”arma più importante, è il contact tracing: ed è obiettivamente in difficoltà man mano che l”onda si alza” ha sottolineato ieri l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini.
“L’età media dei decessi è 88 anni, ma quella dei contagi riguardano per una buona fascia i bambini e i ragazzi e per metà gli adulti”. Nell’imolese molti contagi e focolai sono risultati di ambito familiare o contatti con conseguente necessità di quarantene/isolamento e controlli (tamponi) nelle classi e scuole frequentate dai ragazzi.
Il bollettino dell’Ausl degli ultimi tre giorni parla di ben 10 casi ripartiti dalle materne alle superiori tra Imola, Mordano e Castel San Pietro. “Invito gli studenti a tenere sempre la mascherina anche al banco. Ora non è obbligatoria, ma potrebbe diventarlo” ha concluso Donini. (l.a.)