Montecatone, contratto dei medici dirigenti equiparato il più possibile a quello della sanità pubblica
Nei giorni scorsi la direzione generale di Montecatone ed Aris – Cimop (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari e Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata) hanno sottoscritto, primo caso in Italia, un nuovo contratto integrativo aziendale per i medici dirigenti, equiparandolo il più possibile a quelli della sanità pubblica «per incrementare la competitività dell’Istituto nei bandi di selezione pubblica – ha spiegato il direttore generale, Mario Tubertini – nonché evitare il turnover che negli ultimi anni ha creato problemi non trascurabili».
Il nuovo integrativo, che ha come riferimento economico gli importi previsti nel contratto collettivo nazionale della sanità pubblica, contiene il medesimo riconoscimento degli arretrati, l’adeguamento tabellare anni 2019 e 2020, il riconoscimento di incarichi a tutti i dirigenti medici, l’opzione dell’esclusività, la definizione di una retribuzione di risultato legata al raggiungimento degli obiettivi e una modalità diversa di gestione delle ore eccedenti e dello straordinario. «Il nuovo integrativo – ha commentato Lorenza Landi, a nome della Rappresentanza Sindacale Medica (Rsm) Cimop – riconosce al medico di Montecatone, come nel Ccnl della sanità pubblica, il ruolo unico, considerandone l’elevato grado di professionalità, di autonomia, di potere decisionale e il fondamentale ruolo di promozione e gestione generale che lo caratterizza nella realizzazione della mission dell’azienda». (da.be.)