Al via i test sierologici gratuiti per studenti e famiglie, anche le farmacie di Sfera hanno aderito
Molte farmacie, pubbliche e private, hanno già aderito allo screening gratuito regionale al via da oggi in tutta l’Emilia Romagna per bambini e ragazzi da 0 a 18 anni (più familiari conviventi) e studenti universitari. L’elenco delle farmacie in cui si può richiedere il test sierologico rapido (che rileva la presenza di anticorpi al Covid 19) è pubblicato sul sito dalla Regione Emilia Romagna e viene aggiornato in modo costante.
Ad esempio hanno aderito anche le farmacie comunali Sfera. «C”è stato un disguido e non siamo stati inseriti nel primo elenco diffuso dalla Regione – informa la direttrice delle farmacie Sfera, Doriana Dall’Olio -. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto numerose telefonate con richieste di informazioni sulle modalità di svolgimento del test».
Il test, lo ricordiamo, avviene solo su appuntamento (per evitare file) e nel giro di circa 15 minuti dice se la persona è entrata in contatto con il virus nell’arco dei due mesi precedenti al test. L’esito positivo non significa, però, che la persona sia positiva al Covid 19. Per accertarlo, occorre effettuare anche il tampone nasofaringeo. «Quello proposto dalla Regione non è uno screening diagnostico, ma epidemiologico – sottolinea la Dall’Olio -. Tutti coloro che rientrano nella fascia indicata dalla Regione possono chiedere di effettuarlo. Non può farlo, invece, chi all’ingresso in farmacia risulta avere febbre superiore ai 37,5 gradi o altri sintomi influenzali. In questo caso deve tornare a casa e rivolgersi al proprio medico». In base al protocollo Covid, il test si svolge in autonomia, sotto la supervisione del farmacista, mediante il prelievo di una goccia di sangue dal dito. «I bimbi saranno aiutati in questo dai genitori – aggiunge -. L’esito viene quindi inserito dal farmacista sulla scheda del paziente all’interno della piattaforma Sole e viene visualizzato sul Fascicolo sanitario personale, accessibile dal medico di base e dall’Ausl. In questo modo, in caso di positività, il dipartimento di Sanità pubblica contatta direttamente la persona per effettuare il tampone». Chi aderisce allo screening dovrebbe avere il Fascicolo sanitario elettronico attivo; in caso contrario, spiega la Regione, «potrebbe essere offerta la possibilità di attivare tale strumento».
Il test sierologico rapido, che può essere ripetuto a distanza di un paio di mesi, «rappresenta un valido strumento – sottolinea la Regione – per effettuare indagini sierologiche ed epidemiologiche su ampie parti della popolazione, in particolare quella indirettamente coinvolta nell’attività scolastica, al fine di orientare strategie e misure per il controllo della pandemia». (lo.mi.)