Aspettando il Gp di F.1, i ricordi dell’ex pilota Jean Alesi: «Imola? Succederà di tutto»
Chi guida una Ferrari di F.1 entra in un mondo a parte, dove la considerazione è af- fidata soprattutto al giudizio dei tifosi. E nel cuore dei fans della «Rossa» ci entri se vinci come Schumacher, se dimostri un coraggio superiore come Villeneuve o, in alternativa, una spiccata generosità come nel caso di Jean Alesi. Il quale, pur vincendo una sola gara in 5 anni (Gran Premio del Canada 1995 a Montreal), è sempre stato amatissimo del popolo ferrarista. Il perché del grande affetto che gli viene manifestato tutt’oggi è lui stesso a spiegarcelo. «Le vittorie non si ottengono con la passione, ma con un mezzo all’altezza. E io quando guidavo ci mettevo tanta passione, indipendentemente dalla competitività della macchina. In gara davo tutto ciò che potevo per portarla il più avanti possibile. Avevo un grande rispetto non solo per la Ferrari, ma anche per i tifosi. E questo loro se lo ricordano».
Anche a Jean ha fatto piacere il ritorno della F.1 all’Enzo e Dino Ferrari.
«Una bella notizia. Perché è sempre stato un circuito apprezzato dai piloti. E poi mi ricorda i miei tempi, quando il Gran Premio di San Marino era l’appuntamento più importante per i tifosi della Ferrari. Che tipo di gara ci aspetta l’1 novembre? Succederà di tutto e di più. Sarà un Gran Premio estremamente eccitante, perché i piloti non sono più abituati a guidare su piste come Imola». (a.d.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 15 ottobre.
Nella foto (Isolapress): Jean Alesi a Imola sulla Ferrari