Calcio serie C, l’attaccante dell’Imolese è Stanco… ma solo di cognome: «Ho ancora tanto da dare»
È nato a Pavullo nel Frignano 10 anni dopo Luca Toni. Lo stesso giorno, il 26, ma di un mese diverso. Oltre ad essere entrambi centravanti, in co- mune hanno anche l’altezza, superiore al metro e 90. Si somigliano insomma, ed è immaginabile che Francesco Stanco, nuovo acquisto dell’Imolese, abbia sognato almeno una volta di diventare il nuovo Toni quando iniziò nelle giovanili del Modena. «Un po’ come per tutti i ra- gazzini di Pavullo e dintorni che giocavano a pallone – ha confermato Stanco -. Luca ha rappresentato il grande sogno che si realizza nella conquista di una Coppa del mondo con la Nazionale. È stato un esempio dentro e fuori dal campo, dove ho avuto il pia- cere di conoscerlo, scoprendo che, oltre ad essere stato un grande calciatore, è anche una bravissima persona».
Come è stato l’approccio con l’ambiente rossoblù?
«Buono. Alcuni calciatori li conoscevo già, come Rinaldi e Carini, coi quali ho giocato rispettivamente nella Feralpisalò e nel Modena. Gli altri ho avuto il piacere di conoscerli qui. Ho trovato un gruppo molto unito e affiatato. Avevo, comunque, richieste di squadre del nostro girone che probabilmente si giocheranno il primo posto. Ma ho deciso di venire lo stesso all’Imolese, perché sono convinto di poter dare ancora molto in un ambiente così. Non dico che sono venuto per rimettermi in gioco, perché alla mia età non ne ho più bisogno. Però ho voglia di fare una grande annata, assumendomi le responsabilità che spettano a un giocatore della mia età». (a.d.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» dell’8 ottobre.
Nella foto (Isolapress): Francesco Stanco durante Imolese-Virtus Verona