Anche «sabato sera« alla sfilata delle Pink Ambassador per la ricerca contro i tumori
«Niente ferma il rosa, niente ferma le donne», recita lo slogan delle Pink Ambassador, ambasciatrici del progetto Pink is good della Fondazione Umberto Veronesi. Non le ferma il tumore con cui hanno dovuto fare i conti e non le ferma l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, come dimostra la Staffetta Pink partita lo scorso sabato 3 ottobre che le vedrà correre oltre duemila chilometri lungo tutta l’Italia per promuovere la ricerca.
Ma lo dimostra anche l’evento di raccolta fondi ospitato alla pasticceria La Rocca di Imola lo scorso giovedì 29 settembre: un aperitivo con sfilata di moda in cui a scendere sulla passerella sono state proprio le pink del team bolognese, che per una sera hanno messo da parte le scarpe da ginnastica per indossare tacchi e abiti firmati sfilando fra l’ottantina di invitati e partecipanti. Fra questi, a sostegno della Fondazione Veronesi «per il progresso del- le scienze», c’eravamo anche noi di sabato sera. Si chiamano Alessandra, Elisa, Ilaria, Marina, Melania, Viviana e altri nomi femminili. Sono bionde, more e rosse, hanno diverse età ma una cosa cruciale le accomuna: hanno combattuto contro un tumore femminile e sono scese in campo in prima persona, con la faccia e con le gambe, come testimonial per la ricerca scientifica della Fondazione Umberto Veronesi. (mi.mo.)
L’articolo completo su «sabato sera» dell’8 ottobre.
Nella foto (Isolapress): le Pink Ambassador