Stefano Domenicali sarà il «nuovo Bernie Ecclestone», dagli inizi nel basket ai vertici della F.1
Sarà imolese il gran capo della F.1 del futuro. Nel posto che fu di Bernie Ecclestone e, in tempi più recenti, di Chase Carey, da gennaio 2021 ci sarà Stefano Domenicali. Uno che l’Italia e Imola conoscono bene, perché protagonista dello sport e soprattutto dell’automobilismo degli ultimi 35 anni. Stefano Domenicali nasce a Imola l’11 maggio 1965, figlio di Alberto e di Francesca Amaducci. Da sempre appassionato di sport, il giovane Domenicali nei primi anni ‘80 fece parte delle giovanili della Virtus Imola di basket, gli anni in cui frequentava la sezione B del liceo scientifico Valeriani. Poi dal 1985 al 1987 fu il play di riserva dell’Andrea Costa allenata da Lino Bruni, che in quegli anni vinse due campionati di fila passando dalla C2 alla B1. Nel 1988, insieme ad alcuni amici, fondò una squadra di basket chiamata Vis che oggi, dopo varie fusioni ed annessioni, s’incarna nella Virtus Spes Vis di C Gold.
Domenicali ora s’insedia nel ruolo di Ceo della Formula 1, per il quale in passato era stato fatto anche il nome dell’attuale Team Principal della Mercedes, Toto Wolff, candidatura da sempre osteggiata dalla Ferrari. La nomina del dirigente imolese ci porta ad una considerazione. Jean Todt è al vertice della Fia (la Federazione automobilistica), Ross Brawn è direttore generale motorsport di Liberty Media (responsabile della parte tecnica della F.1) e Stefano Domenicali approda ai vertici di Formula One Group. Il Gotha della massima formula del futuro sarà affidato al trio che, agli ordini di Luca Montezemolo, fece grande la casa del Cavallino negli anni dal 1999 al 2008 con sei titoli piloti e otto Costruttori. Solo un caso? (p.p.)
L’articolo completo su «sabato sera» dell’1 ottobre.
Nella foto (Isolapress): Stefano Domenicali all’autodromo