In pinacoteca lo studio del pittore di origini medicinesi Aldo Borgonzoni
Il nome di Aldo Borgonzoni, pittore di origini medicinesi scomparso nel 2004, si lega sempre più alla Città del Barbarossa. Il figlio Giam- battista, infatti, di recente ha deciso di donare al Comune lo studio che il padre utilizzava per dipingere nella villa di Mongardino, vicino a Sasso Marconi. La donazione è importante perché consentirà di ricostruire a Medicina l’atelier nel quale dipingeva Borgonzoni.
Oltre a pennelli, tavolini e l’immancabile cavalletto per le tele, fanno parte dello studio anche un busto femminile coronato in legno dipinto del Settecento, una specchiera in noce dell’Ottocento, un manichino e una sedia dipinti dallo stesso Aldo Borgonzoni, un ritratto di Andrea Costa, una libreria metallo con libri appartenuti al pittore, undici quadretti di varie misure con manifesti, articoli e foto di Borgonzoni, due grandi foto d’epoca di Enrico Pasquali sullo sciopero della Barabana del 1957 che ritraggono il pittore, un ritratto di Aldo Borgonzoni in ghisa dello scultore Rambelli del 1945, un proiettore nero su cavalletto e lampadario in ferro battuto di inizio Novecento. Completano la donazione alcuni importanti cataloghi. (gi.gi.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 24 settembre.
Nella foto: oggetti dello studio di Aldo Borgonzoni