Il comandante Leonardo Marocchi e la «Campagna» della polizia locale di Castello: «Più pattuglie in strada fanno crescere la sicurezza»
Dal 10 luglio Leonardo Marocchi è il comandante della polizia locale (ex municipale) di Castel San Pietro. Un ruo- lo che non gli è nuovo e che ha già ricoperto in passato. La nomina, effettuata come di prassi dal sindaco Fausto Tinti, fa seguito alla decisione dell’Amministrazione castellana di uscire dal 1° gennaio di quest’anno dal Corpo unico intercomunale di polizia locale (ex municipale) del Circondario, che attualmente è composto da Imola, Medicina, Dozza, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e Castel del Rio (anche Castel Guelfo e Mordano ne sono usciti dall’inizio del 2020).
Comandante Marocchi, come è cambiata la vostra organizzazione dopo l’uscita dal Corpo unico?
«Un operatore che era al lavoro al comando a Imola è tornato a completo servizio di Castel San Pietro e, dopo le due assunzioni fatte a fine 2018, a maggio è arrivato un altro vigile urbano. In questo modo, abbiamo compensato trasferimenti e pensionamenti. Attualmente, siamo 13, comandante compreso. In realtà è un numero sufficiente a coprire i turni di servizio, ossia dal lunedì al sabato dalle 7 alle 19 e, praticamente sempre, anche dalle 19 all’1 di notte, mentre alla domenica garantiamo un turno, di solito 7-13 o 13-19, anche se capita di sfalsare l’orario. Cerchiamo di ottimizzare in modo che l’addetto al front office con i cittadini, quando è libero, si occupi anche del lavoro d’ufficio (back office) e consenta di mantenere più personale in strada, che da inizio settembre stiamo impiegando per la Campagna sicurezza, con la quale vogliamo assicurare un’efficace prevenzione dei furti, ma anche un controllo degli assembramenti e la sicurezza stradale». (gi.gi.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 24 settembre.
Nella foto: il comandante della polizia locale di Castel San Pietro, Leonardo Marocchi