Coronavirus, riaperta la tenda esterna per l”accesso al Pronto soccorso. Buone notizie per le scuole Rodari e Valsalva
Buone notizie per la primaria Rodari e per la media Valsalva di Imola. I tamponi eseguiti venerdì scorso agli insiegnanti e ai 38 compagni di classe dei due fratelli, risultati positivi al Coronavirus, hanno dato esito negativo. Gli studenti, prima di ritornare a scuola, dovranno comunque completare la quarantena fiduciaria di 14 giorni decretata dal dipartimento di Salute pubblica dell”Ausl.
Da sabato ad oggi ci sono stati altri 7 nuovi casi, di cui 1 solo con sintomi. Nel dettaglio, si tratta di 3 persone di Imola, 1 di Castel San Pietro, 1 di Borgo Tossignano, 1 Castel Guelfo, 1 residente fuori territorio, che d all”indagine epidemiologica risultano rientrati da vacanze in Italia (2 casi) o da un Paese estraUe (1), gli altri sono contatti stretti di casi già accertati. Quasi altrettante, cioè 6, sono state le guarigioni. Sono quindi 582 i casi totali dall”inizio della pandemia e 102 quelli ancora attivi (positivi). Di questi solo 2 sono le persone che hanno avuto necessità di cure ospedaliere, sono stati trasferiti nei reparti Covid a Bologna, uno al Maggiore e uno al Sant”Orsola, come prevedono le procedure al momento. Sono 201 i pazienti Covid ricoverati in tutta la regione, 15 quelli in prognosi riservata.
E a proposito di procedure, oggi è stata riattivata la tenda per il pre-triage esterno del Pronto soccorso di via Montericco a Imola. Inoltre sono state potenziate nuovamente le équipe Usca per le visite domiciliari dei pazienti Covid o sospetti.
La tensostruttura esterna all’ospedale Santa Maria della Scaletta non è stata riaperta per un peggioramento della situazione ma come già annunciato al momento della sospensione del servizio, ad inizio luglio: “Con l’arrivo dell’autunno e di temperature più fresche, quella che si è rivelata una scelta di precauzione fondamentale per proteggere l’ospedale dai contagi, riprende le sue funzioni di garanzia”. Spiegano dall”Ausl. Tutti coloro che si recano in Pronto soccorso dovranno quindi passare prima dalla tenda. Chi deve entrare in ospedale per altre prestazioni o visitare i ricoverati, invece, deve passare dall”atrio centrale. Questo vale anche per i dipendenti.
Chi ha sintomi quali febbre, raffreddore, mal di gola, tosse, difficoltà a respirare, assenza del senso del gusto e dell’olfatto, stanchezza diffusa, deve chiamare prontamente il proprio medico di famiglia che provvederà, se lo valuta clinicamente opportuno, a segnalare il caso alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca), per un intervento a domicilio o ambulatoriale, a seconda delle necessità. (l.a.)
Foto d”archivio (Isolapress)