Mondiali di ciclismo «Imola 2020», l’ex pro Michele Coppolillo esalta l’organizzazione: «Siamo una spanna sopra»
Vedo Michele Coppolillo nel «mio ufficio» open-space al Rez Cafè di viale Dante. «Nel 1968 avevo poco più di un anno e stavo a Cosenza. Ho visto però i video della gara eroica di Adorni. Non c’è mai più stato un Mondiale con quei distacchi. Imola vivrà ancora una giornata grandiosa ed avere ricevuto il Mondiale in queste condizioni è un riconoscimento alle capacità organizzative della Regione, della città, dei suoi abitanti e soprattutto di Marco Selleri. Ho girato parecchio l’Italia e l’Europa, ma qui siamo sopra una spanna».
Un aggettivo per descrivere Marco Selleri?
«Un vulcano, veramente la persona che ne fa una e ne pensa cento. Grazie a lui e a Marco Pavarini della Communication Clinic è stato rilanciato il Giro Under 23 dopo il Covid-19 e il ciclismo in generale col Warm Up in autodromo a luglio. Poi c’è Davide Cassani, responsabile regionale per la promozione del territorio che si è inventato la squadra che dirigo, l’Emilia-Romagna Cycling Team, che dà la possibilità di gareggiare a corridori U23 locali. Basta vedere come sono state affrontate le difficoltà dovute al poco tempo a disposizione, senza dimenticare l’impegno del presidente regionale Stefano Bonaccini». (n.v.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 24 settembre.
Nella foto (Isolapress): Michele Coppolillo, ex professionista ed ex assessore allo Sport del Comune di Dozza