Ciclismo «Imola 2020», Alessia Patuelli senza… Mondiale: «Che rabbia non esserci»
Alessia Patuelli è nata il 22 dicembre 2002, è al secondo anno da Juniores, ma nel 2021 di millesimo ne avrà 19 passando Elite, e sarà una delle più giovani. Cresciuta nella «Santerno Fabbi», oggi gareggia per il Team Breganze Millennium guidato da Davide Casarotto, ex pro degli anni ’90 che ha vinto il Gp Liberazione nel 1996, il mondiale di primavera per Under 23, che solo quell’anno si correva come gara open. «Ho fatto un video per l’Uci sul percorso dei Mondiali assieme a Riccardo Spadazzi, un ragazzo che correva ed ora fa il cicloamatore. Me l’ha chiesto Massimo Marani, collaboratore di Selleri. Il video viene postato dall’Uci su Instagram, Facebook e altri social. Il percorso è molto tecnico, strappi duri anche se non lunghissimi, discese altrettanto tecniche con strade strette. Sarà spettacolare».
In questo periodo stai andando forte ma non potrai correre il Mondiale sotto casa.
«Sono arrabbiatissima, non solo perché si corre a Imola. Il ciclismo giovanile è il futuro e impedirgli di mettersi in mostra al Mondiale sminuisce i sacrifici che si fanno. Avrebbero potuto far correre solo le prove in linea alle categorie Under 23 e Juniores maschili e femminili, magari su un circuito alternativo come quello dei Tre Monti». (n.v.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 24 settembre.
Nella foto: Alessia Patuelli sul percorso dei Mondiali