Mondiali di ciclismo, Morena Tartagni nel ”68 a Imola arrivò terza tra le donne: «Come premio una gonna scozzese»
Nel 1968, oltre al Mondiale di Adorni, si gareggiò in autodromo per il titolo femminile. Era appena l’11a edizione, ma già le azzurre seppero farsi valere e Morena Tartagni conquistò il terzo posto dietro l’olandese Cornelia Hage, sposata Van Oosten, e la sovietica Bajba Tsaune. Fu la prima italiana a conquistare un podio iridato, non è stata una meteora e successivamente ha conquistato due argenti dietro la sovietica Anna Konkina. Nel suo palmares ci sono 2 maglie tricolori su strada, 6 consecutive nell’inseguimento e 2 nella velocità su pista, oltre al record mondiale sui 3 km in 4’09”9. Grazie a lei e ad altre valorose atlete, il ciclismo femminile ha conquistato dignità. « In quel Mondiale non avevo ancora 19 anni – ha raccontato – e l’emozione di poter correre nella mia Romagna era forte (Morena è nata a Trivella di Predappio il 21 settembre 1949, ndr), davanti ai miei famigliari. Avevo già gareggiato due anni prima al Nurburgring, non mi ero neppure classificata e vo- levo rifarmi. Col tempo avevo acquisito energia e sicurezza ed ero decisa ad esprimere la mia ambizione come atleta, anche se non pensavo di salire sul podio. Arrivammo davanti in una quindicina perché il percorso dell’autodromo era duro e fece selezione. La medaglia di bronzo, la prima conquistata da una donna italiana, mi fruttò una gonna scozzese, un kilt, con tanto di spillone. Per una donna un gran regalo, pensarono…». (n.v.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 17 settembre.
Nella foto (Isolapress): uno scatto recente di Morena Tartagni