Viaggiano nascosti nel cassone frigorifero di un camion, sei profughi afghani salvati dai carabinieri
Notizia che ha purtroppo dell’incredibile quella arrivata da Castel San Pietro. I carabinieri, infatti, hanno salvato sei profughi afghani che per entrare in Italia hanno viaggiato nascosti nel cassone frigorifero di un camion proveniente dal porto greco di Salonicco e diretto ad Ancona.
A fare la sconcertante scoperta i militari di Castel San Pietro aprendo il portellone di un autocarro destinato al trasporto di feta, il tradizionale formaggio greco, che si era fermato in un’area di servizio sugli Stradelli Guelfi per fare rifornimento. Sentendo che i militari stavano ispezionando il cassone frigo del veicolo, i profughi, magri, malati di scabbia e in evidente stato di shock provocato dall’ipotermia, hanno iniziato a urlare, chiedendo aiuto. Soccorsi dai sanitari del 118, i malcapitati sono stati trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Imola per ricevere le prime cure. Dopo molte ore, assistiti dall’Arma di Imola, dai sanitari e con l’interessamento del personale del reparto di Igiene e Sanità Pubblica e della Prefettura di Bologna, cinque profughi sono stati trasferiti in un «Centro Accoglienza Straordinaria», mentre il sesto, positivo al Covid-19, è stato sottoposto alla sorveglianza sanitaria, con isolamento fiduciario in un albergo di Imola.
L’autista dell’autocarro, un 62enne serbo, dipendente di un’azienda ungherese di trasporti su gomma, è risultato estraneo alla vicenda. L’Autorità giudiziaria è stata informata dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola he hanno avviato le indagini per far luce sulla vicenda. (da.be.)
Foto concessa dai carabinieri