Oggi si celebra la XXVII giornata mondiale dell’Alzheimer, numeri e obiettivi dell’Ausl di Imola
Oggi, lunedì 21 settembre, ricorre la XXVII giornata mondiale dell’Alzheimer. Per la prima volta dopo tanti anni, però, non sarà celebrata con il consueto Convegno formativo organizzato dall’Associazione Alzheimer Imola in collaborazione con l’Azienda sanitaria. Questo però non ferma il lavoro della rete dei servizi costruita ed alimentata negli anni per sostenere i malati di demenza e le loro famiglie. «La pandemia ha fermato molteplici attività della nostra Associazione, anche se abbiamo sempre cercato di continuare a supportare le famiglie e i malati durante questo faticoso periodo – spiega Lucia Valtancoli, presidente dell”Associazione Alzheimer Imola – Da alcune settimane però gli sportelli di ascolto dell”Associazione hanno riaperto i battenti nella nostra sede dell”area ex Lolli (piano primo entrata dalla portineria di Piazzale G. Dalle Bande Nere 11) il sabato mattina dalle ore 9 alle ore 11 e presso Casa Cassiano Tozzoli il mercoledì dalle ore 16 alle ore 18. Anche Caffè Alzheimer ha ripreso le attività al Centro Sociale La Stalla, attenendosi scrupolosamente alle misure di prevenzione del contagio da Covid-19. Inoltre, L”Associazione sta vagliando per il nuovo anno l”attivazione di nuove opportunità dedicate agli ammalati ed ai loro famigliari, nuovi servizi che sarebbero dovuti già partire nel 2020 e che la pandemia ha solo rinviato al 2021».
La collaborazione tra Ausl ed Associazione Alzheimer Imola sarà a breve suggellata da una convenzione che garantirà la realizzazione in forma integrata di percorsi di supporto alle persone con demenza e alle loro famiglie, sviluppando e qualificando gli interventi e favorendo la massima integrazione tra attività sanitarie, socio-sanitarie e di socializzazione. Tra le attività che sarà possibile potenziare, anche grazie ad un fondamentale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, la valutazione neuropsicologica di secondo livello e le attività di stimolazione cognitiva per pazienti affetti da demenza di grado lieve o moderato.
Un altro obiettivo in agenda all’Azienda sanitaria è il rafforzamento del percorso diagnostico-terapeutico delle demenze, che ha nel Centro Disturbi Cognitivi aziendale il proprio punto di accesso principale. Nei primi 6 mesi del 2020, nonostante il Covid-19, il Centro Disturbi Cognitivi, che ha in carico oltre 1000 pazienti, ha eseguito 183 prime visite, definito 230 diagnosi di demenza e 71 di rischio di evoluzione in demenza. (da.be.)