F.1 a Imola, da martedì 22 settembre via alla prevendita dei biglietti
Grazie all’ordinanza della Regione Emilia-Romagna, l’autodromo Enzo e Dino Ferrari avrà la possibilità di ospitare 13.147 spettatori per ogni giornata del prossimo Gp di F.1, in programma da sabato 31 ottobre (qualifiche) a domenica 1 novembre (giorno della gara).
Per questo, da martedì 22 settembre, Formula Imola aprirà la prevendita dei biglietti per la prima edizione del «Formula 1 Emirates Gran Premio dell’Emilia-Romagna». I biglietti saranno disponibili online dalle 18 sul sito di Ticketone.
Nei prossimi giorni, sui canali ufficiali social e web dell’Autodromo, verranno inoltre comunicate le regole previste in materia sanitaria anti-covid per l’accesso e la presenza in totale sicurezza nelle zone adibite al pubblico. «Dopo il ritorno del pubblico al Mugello e Misano, Imola può godere di un’occasione di ritorno alla quasi normalità, festeggiando con il rispetto delle regole ed in assoluta sicurezza grazie agli enormi spazi a disposizione, un evento iconico e leggendario atteso da ben quattordici anni – ha commentato il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense -. Una grande opportunità per dimostrare al mondo la capacità di fronteggiare la grave crisi con intelligenza e presa di coscienza di un futuro che potrebbe essere segnato ancora per un po’ di tempo da queste regole, senza rinunciare tuttavia a vivere. Quale occasione migliore quindi per tutti gli appassionati, di godersi uno spettacolo unico caratterizzato dalla presenza di adrenalina e di tecnica sportiva automobilistica in regime di massima sicurezza, sugli spalti dell”Autodromo di Imola con posti opportunamente distanziati, raggiungibili tramite accesso regolato da percorsi e parcheggi dedicati ai possessori dei biglietti. La Regione Emilia Romagna ed il territorio ancora una volta si dimostrano precursori ed innovatori, così come fu all”inizio di questa bellissima avventura chiamata Autodromo, grazie alla lungimiranza della politica che decise allora come oggi di investire, per uscire dalla grave crisi post bellica, in questo insostituibile contenitore di sogni». (da.be.)