«Fiammetta tour», concluso il viaggio al sud dell’artista imolese Cinzia Neri Ravaglia: «Persone e luoghi straordinari»
«Porterò in giro per l’Italia la mia voglia di vivere». Con queste parole lo scorso 7 agosto era iniziato dal Mulino Scodellino di Castel Bolognese il viaggio dell’artista imolese Cinzia Neri Ravaglia. Dopo aver percorso circa 3 mila chilometri a bordo della sua Fiammetta, inconfondibile Peugeot 106 Sergio Tacchini gialla e rossa degli anni Novanta con già 500 mila chilometri sulle spalle, girovagando e toccando un po’ tutte le regioni del Meridione, isole escluse, Cinzia è tornata a casa domenica 6 settembre, stanca ma felice. Ad accoglierla, esattamente dove tutto era iniziato, il «Festival della creatività» e, vista la bellezza del personaggio, mai occasione fu più azzeccata.
In questo mese on the road ha incontrato sindaci, assessori alla cultura, artisti, attori, musicisti: tutti con una gran voglia di ripartire, dopo il blocco forzato dei mesi scorsi a causa della pandemia. «È stato un viaggio faticoso, ma bellissimo, che non dimenticherò mai – racconta Cinzia -. Viviamo nel Paese più bello del mondo e dobbiamo esserne orgogliosi». Un’idea nata quasi per caso, quella del Fiammetta tour, che nel suo piccolo l’ha trasformata in una star, tanto da essere intervistata da tv regionali e radio locali a cui ha raccontato il perché del suo viaggio. Tra gli artisti più famosi con i quali ha avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere, anche Giovanni Allevi, non solo uno dei più importanti compositori dell’attuale panorama internazionale, ma anche direttore d’orchestra e pianista d’eccellenza. «L’ho intervistato ad Atri prima del suo spettacolo – spiega -. È stato gentilissimo ed è molto felice di essere riuscito a ricominciare a fare con- certi. Emozionante poterlo conoscere dal vivo, una persona estremamente accomodante e disponibile». (sa.go.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 10 settembre.
Nella foto: Cinzia Neri Ravaglia insieme al musicista e compositore Giovanni Allevi