Aspettando il Gp del 1° novembre, parola a Riccardo Patrese: «Imola resta bellissima, anche con le F.1 attuali»
Riccardo Patrese a Imola ha vinto il Gran Premio di San Marino del 1990 e si è classificato secondo nell’81 e nel ’92. Sfiorò il successo anche nell’83 con la Brabham Bmw, quando a 6 giri dalla fine il suo sogno si infranse contro la barriera esterna all’uscita delle Acque Minerali, aprendo la strada alla vittoria della Ferrari di Patrick Tambay, con la folla in tripudio a rendere ancor più amara la sua delusione. Una reazione che il pilota padovano non ha mai digerito, nonostante in carriera abbia conquistato 6 vittorie in F.1 (è l’italiano che ha vinto di più dopo Alberto Ascari) e anche un secondo posto nella classifica finale del Mondiale 1992, alle spalle di Nigel Mansell. Patrese, che ha sempre considerato l’Enzo e Dino Ferrari il circuito di casa, ha accolto con soddisfazione la notizia del ritorno della F.1. «Mi ha fatto molto piacere. Imola è una pista bellissima. Lì ho vissuto tante soddisfazioni. E anche qualche dolore».
Come giudichi la pista in rapporto alle monoposto attuali?
«È sempre valida. Pur considerando la maggiore velocità delle macchine, che vanno più forte anche in curva. Le medie saranno altissime». (a.d.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 10 settembre.
Nella foto: da sinistra la Williams di Riccardo Patrese che vinse a Imola nel 1990, lo stesso pilota padovano (oggi 66enne) nella corsia box dell’autodromo imolese (Isolapress)