Montecatone stabilizza 40 precari, Francesca Marchetti (Pd): «Intesa preziosa, ma ora l’Istituto va valorizzato e reso pubblico»
Dopo la notizia che il Montecatone Rehabilitation Institute ha stabilizzato 40 dipendenti precari, sull’argomento è intervenuta la consigliera regionale del Pd Francesca Marchetti. «Abbiamo appreso positivamente la sottoscrizione dell’accordo tra l’istituto e le organizzazioni sindacali per la stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato. – spiega Marchetti –. Un’intesa preziosa che si integra ad accordi precedenti volti a stabilizzare i professionisti impegnati quotidianamente nella attività di cura e riabilitazione dei pazienti. Ma innesca anche la necessità di arginare l’adesione degli operatori dell’istituto al richiamo delle strutture sanitarie pubbliche. Di fatto, assistere impotenti a questo travaso non è più possibile: questo fenomeno produce un turn-over del personale insopportabile che crea appesantimenti nella formazione e difficoltà nel mantenere stabile il gruppo degli operatori e alto il valore delle competenze professionali; elementi essenziali per una struttura che rappresenta un riferimento assistenziale in Italia».
Francesca Marchetti ha poi proseguito: «La sanità pubblica imolese inoltre va rafforzata e sviluppata attraverso le reti nella domensione metropolitana, valorizzando le nostre eccellenze come l’Istituto di Riabilitazione di Montecatone che rappresenta un punto di riferimento non solo regionale nel campo della neuroriabilitazione». Il Pd imolese infatti considera superata per Montecatone Rehabilitation Institute la forma giuridica di SpA. «Gli ultimi dieci anni hanno messo in evidenza alcune criticità che è oggi indispensabile superare – conclude Marchetti -. La limitazione per il personale di potere accedere alla mobilità fra gli Enti del Ssn, le difficoltà a partecipare a bandi competitivi sulla ricerca, l’impossibilità di sostenere in proprio un piano di investimenti sempre più necessario, sono aspetti fortemente limitanti per lo sviluppo dell’Istituto. Diventa dunque per noi indispensabile “traghettare” quanto più rapidamente possibile la struttura nel campo delle aziende sanitarie pubbliche. In modo da offrire al personale la possibilità di accedere al contratto pubblico e all’Istituto quella di valorizzare la grande mole di dati clinici e di conoscenza per lo sviluppo di una adeguata attività di ricerca». (da.be.)
Nella foto: Francesca Marchetti