Basket serie B, Paolo Moretti lo… jugoslavo racconta perché ha scelto di allenare l’Andrea Costa
Era il febbraio del 1988, quando sulle colonne di sabato sera, nell’imminenza di un Andrea Costa – Mister Day Siena a livello di B1, appariva una intervista al 17enne Paolo Moretti, dal titolo: «Moretti lo jugoslavo». Autentica promessa del basket italiano di allora, il giocatore aretino avrebbe percorso una carriera piena di successi, con tre scudetti da gran protagonista nella Virtus Bologna dal ’93 al ’95, ma poi anche da allenatore (nei primi anni di questo secolo) l’inizio fu piuttosto incoraggiante. Oggi sulle stesse colonne di questo giornale, riappare una intervista al 50enne nuovo tecnico (il numero 34) dell’Andrea Costa.
Cosa ci fa a Imola uno col tuo nome?
«Venivo da un periodo di flessione, per colpa di scelte sbagliate o non fortunate, ma qui trovo un club e una realtà con grande voglia ed entusia- smo. Sono molto contento e motivato e questo è il giusto timing per abbracciare Imola. Perché proprio l’Andrea Costa? Più della serie da cui arriva l’offerta, è importante la progettualità. Che più della durata triennale del contratto o della voglia di vincere, mi ha mostrato parecchi fattori che sono stati decisivi. Dopo l’azzeramento del club imolese, è stato giusto trovarci, per avviare una grande collaborazione». (p.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 27 agosto.
Nella foto (Isolapress): Paolo Moretti al raduno al Circolo Cacciari