Razzismo e apologia di fascismo a Rimini, la vittima imolese denuncia l”accaduto: «Tutti dovrebbero indignarsi per episodi come questi»
“Non ci volevo credere: dopo avere preso la nostra ordinazione, il titolare della pizzeria di Rimini nella quale avevamo scelto di festeggiare il compleanno della mia nipotina, ha chiesto scusa a Benito Mussolini rivolgendosi a parole e con tanto di saluto romano all”immagine del Duce al muro perchè ci stava servendo”.
A parlare è Adji Mbengue, cittadina imolese vittima di un episodio di razzismo che ha già fatto il giro di tutti i media. Il motivo? “Il colore della mia pelle”, spiega la trentacinquenne.
Un episodio che ha destato scalpore a livello nazionale dopo che Mbengue ha deciso di denunciare. “Mia sorella vive a Bergamo, si trovava in riviera per le vacanze e abbiamo scelto di festeggiare il compleanno di mia nipote in una pizzeria di Rimini, prenotando e presentandoci puntualmente – racconta -. Presa l”ordinazione, il titolare si è scusato con l”effige del Duce ad alta voce, alzando il braccio. Quando abbiamo chiesto spiegazioni ha cercato di tergiversare, poi sentendo che parlavamo bene italiano si è anche scusato. Sul momento abbiamo lasciato perdere la questione per non rovinare la festa alla bimba, ma io vivo in Italia da trent”anni, ho studiato la storia, il razzismo, il fascismo. Sono una mamma attivista, mi batto ogni giorno contro il razzismo e l”indifferenza e non potevo lasciare che un atto ignobile come quello rimanesse impunito, lo dovevo a me, ai miei figli, a tutti gli italiani per bene, per questo ho scelto di denunciare l”accaduto al comando dei Carabinieri di Imola”.
“Tutti dovrebbero indignarsi per episodi come questi”, continua Mbengue, che nel frattempo ha ricevuto manifestazioni di solidarietà da tutta la penisola. “Mi sono rivolta ad un avvocato affinché giustizia sia fatta, sarà un insegnamento di vita anche per i miei figli”.
(mi.mo)
Nella foto: il post pubblicato su Facebook da Adji Mbengue
Imola