Obbligo di tampone dopo le vacanze all’estero, telefoni “roventi” per l’Ausl di Imola. Un positivo a Medicina al ritorno da Malta
Sono 76 i nuovi casi di Coronavirus in Emilia Romagna oggi, 23 sono collegati a vacanze o rientri dall’estero, tra questi anche un medicinese (asintomatico) ritornato da Malta, che porta il totale dei casi refertati dall’Ausl di Imola a 442 di cui 26 attivi (positivi). In provincia di Bologna i nuovi positivi sono 12, di cui 5 collegati a rientri dall’estero (Albania, Ucraina, Malta e Croazia) e uno dalla Sardegna.
Per contenere i tanti contagi “di ritorno”, sono state introdotte delle novità dalla Regione sulle assistenti domiciliari (badanti) e il 13 agosto dal ministero della Salute con l’ordinanza che obbliga al tampone chi rientra da Croazia, Grecia, Malta, Spagna. “Stiamo già facendo i primi a chi ritorna dalle ferie. Ci stiamo attrezzando per fare un centinaio di tamponi al giorno” precisano dall”Ausl di Imola.
Nel frattempo il telefono per richiedere le informazioni è stato preso d’assalto: “E’ stato potenziato il servizio di risposta e abbiamo avuto anche qualche problema di caduta delle linee telefoniche, ma lo stanno risolvendo”. Precisano dall’Ausl, a fronte di chi lamentava che “gli avevano buttato giù”.
Qual è la procedura da seguire per chi rientra nel circondario imolese da Croazia, Grecia, Malta, Spagna?
Comunicare l’arrivo attraverso la piattaforma della Regione Emilia Romagna http://salute.regione.emilia-romagna.it/rientro-estero oppure tramite email all’indirizzo covid19@ausl.imola.bo.it. Vanno inviate le seguenti informazioni: nome e cognome, data di nascita, nazione di provenienza, data di rientro, indirizzo nel quale si è residenti o domiciliati, un numero telefonico al quale essere contattati, codice fiscale, indirizzo email.
Entro 48 ore l’Ausl (Dipartimento di Sanità pubblica) chiama per far eseguire il tampone (a Imola presso il drive-through oppure il laboratorio prelievi).
I risultati in caso di positività vengono comunicati tempestivamente agli interessati (che entreranno poi nei soliti percorsi di isolamento fiduciario o quarantena).
Sono esclusi dall’obbligo del tampone coloro che hanno fatto l’esame (con esito negativo) all’arrivo in aeroporto (oppure al porto o luogo di confine) o nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia.
Nell’attesa del tampone e del referto non c’è obbligo di quarantena o isolamento, ma l’invito è attenersi alla massima prudenza per qualche giorno per evitare di contagiare parenti e amici: “L’appello è alla consapevolezza civica – ricordano dall’Ausl -, non andare troppo in giro e osservare precauzioni e cautele ad esempio sul lavoro, con distanziamento e mascherine”. Ovviamente le persone con sintomi sospetti da Coronavirus devono immediatamente rivolgersi al proprio medico di famiglia e stare in isolamento fiduciario.
Per quanto riguarda le badanti, cioè per le assistenti famigliari che rientrano al lavoro da Romania, Bulgaria o da altri Stati esteri (esclusi quelli dell’Unione europea e dell’accordo di Schengen, Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano), le modalità di comunicazione dell’arrivo sono le stesse ma il percorso successivo previsto dalla Regione Emilia Romagna è diverso. In questo caso la badante deve essere sottoposta a due tamponi e nel frattempo viene posta in quarantena/isolamento fiduciario per 14 giorni. L’Ausl la contatta e invia il provvedimento di isolamento poi pianifica l’esecuzione dei tamponi.
Inoltre l”Ausl verifica l’idoneità dell’alloggio. Se non sono idonee all’isolamento e non vi siano soluzioni alternative, l’assistente famigliare è ospitata in strutture alberghiere convenzionate con l’Ausl i cui costi saranno a carico delle “competenti istituzioni”. Al momento nell’imolese non ci sono ancora state richieste ma l’Ausl “sta attivando degli accordi con alcune strutture alberghiere del territorio”.
Se c’è la possibilità di isolamento nella casa dell’assistito, invece, la badante deve firmare insieme al datore di lavoro un patto di corresponsabilità nel quale si impegna a rispettare le corrette norme igienico-comportamentali durante tutto il periodo (misurarsi la febbre 2 volte al giorno; a rispondere alle telefonate degli operatori del Dipartimento di Sanità pubblica che monitarono le condizioni di salute e di segnalare immediatamente la comparsa di sintomi, utilizzare mascherina, guanti monouso, camice idrorepellente quando è in contatto con la persona anziana; sanificare il servizio igienico dopo ogni utilizzo; mantenere il distanziamento nei confronti dell’anziano, salvo le situazioni di necessità o di assistenza; di non mescolare gli effetti/oggetti personali della persona anziana con i propri; di non dormire nella stessa stanza).
In caso di esito positivo di uno o entrambi i tamponi continua il periodo di isolamento (che non può essere fatto a casa della persona assistita ma in un’altra abitazione) fino ad avvenuta negativizzazione testata con due tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore.
Per ulteriori chiarimenti i numeri da chiamare sono 0542604959 e 0542604953 dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 13.
Dei nuovi casi di oggi in Emilia Romagna ben 47 sono asintomatici individuati proprio nell’ambito delle attività di contact tracing e screening e 36 erano persone già in isolamento legate a focolai noti. Ma i casi attivi sono ben 1.795 e salgono a 7 i pazienti in terapia intensiva (+3) e 81 quelli ricoverati negli altri reparti Covid (+9 rispetto a ieri). Si registra purtroppo anche un decesso: un uomo residente in provincia di Bologna. (r.cr.)
TUTTE LE PROCEDURE IN VIGORE PER I RIENTRI DALL”ESTERO – SITO DELL”AUSL DI IMOLA