Il dirigente dell”istituto alberghiero Scappi di Castel San Pietro: «Stiamo lavorando per ripartire in presenza e in sicurezza»
Nell’era della scuola post Covid, in previsione dell’avvio del nuovo anno scolastico il primo di settembre, l’Istituto alberghiero Scappi di Castel San Pietro ha come obiettivo l’«ottimismo della volontà». Cita Antonio Gramsci il dirigente scolastico Vincenzo Manganaro, il cui obiettivo è «ripartire in presenza e in sicurezza». Sui banchi, da settembre, ci saranno un migliaio di studenti, per un numero di classi compreso fra le quarantasei e le quarantanove.
L’esperienza della didattica a distanza (Dad) non è piaciuta o non è bastata?
«Non sono contrario alla Dad, esperienza dalla quale abbiamo tutti imparato di più sul nostro lavoro e sui nostri alunni, ma la relazione di insegnamento apprendimento è un rapporto sociale che necessita della presenza di alunni nelle classi guidati da docenti preparati – precisa Manganaro forte della laurea in Pedagogia -. I primi che hanno capito di avere bisogno della scuola sono proprio gli studenti, ai quali sono mancatele lezioni, il confronto, gli altri. Non vogliamo rinunciare all’importanza del microclima didattico, a meno che non sia nuovamente obbligatorio come durante il lockdown, quando la scuola italiana ha saputo adattarsi a una inedita modalità a distanza con flessibilità e capacità riorganizzative notevoli, registrando un complessivo successo da ricordare con rispetto e affetto».
L’istituto ha le carte in regola per ripartire in sicurezza?
«Io e i miei collaboratori stiamo lavorando sodo per organizzare al meglio la scuola: metro alla mano, stiamo disegnando il nuovo layout delle aule da settembre, segnalando le distanze da mantenere con gli adesivi. Con aule grandi e quattro ingressi, riteniamo di avere a disposizione tutti gli spazi necessari per rispettare le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico e garantire sicurezza per insegnanti, studenti e famiglie». (mi.mo.)
Nella foto Vincenzo Manganaro