Coronavirus, un nuovo caso a Imola al ritorno da un viaggio, 69 in Emilia Romagna. Tampone per le badanti: precisazioni della Regione
Oggi si registra 1 un nuovo caso asintomatico di Coronavirus a Imola, una persona rientrata da un viaggio all’estero che si trovava, come prevedono i protocolli, in isolamento domiciliare. Sono invece 4 i nuovi guariti, tutti residenti ad Imola. I casi attivi (positivi) scendono quindi a 24. Il bollettino dell’Ausl conta quindi 437 casi totali dall’inizio dellì’epidemia nel circondario imolese.
Il nuovo caso imolese fa parte dei ben 69 totali registrati oggi in Emilia Romagna, 40 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti, 25 sono collegati a vacanze o rientri dall’estero (per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen).
I numeri più elevati si registrano a Reggio Emilia (19 casi), a Bologna (18) e a Ravenna (11). Con 16 casi legati a ragazzi tornati da una vacanza in Grecia o Croazia. In particolare, in provincia di Ravenna su 11 casi registrati oggi, 4 sono ragazzi di Faenza rientrati da un viaggio in Grecia mentre 1 è un caso di contatto ad essi collegato.I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, in Emilia Romagna ad oggi sono 1.760. Restano 4 i pazienti in terapia intensiva, invariato a 81 anche il numero di quelli ricoverati negli altri reparti Covid. Ma si registra anche un nuovo decesso in provincia di Bologna; il numero totale delle vittime sale dunque a 4.295.
Risalgono i contagi dunque, e si conferma la necessità di attenzione per i rientri dall’estero, da vacanze o viaggi in genere per i quali la Regione ha rafforzato controlli e prescrizioni con un nuovo protocollo. Sul fronte delle badanti, inoltre, le assistenti familiari o caregiver che vengono a contatto con le persone anziane, la Regione ha previsto un protocollo con tamponi e quarantena al rientro in Italia, che ha sollevato alcuni dubbi. In seguito, dopo, un primo confronto con i sindacati, la Regione ha precisato alcuni punti annunciando un ulteriore protocollo per chiarire meglio obblighi e responsabilità e come si dovranno svolgere quarantena e isolamento fiduciario, soprattutto chi dovrà faserene carico.
Ad esempio saranno le famiglie (per le badanti, o i turisti italiani in vacanza all’estero) e le imprese (per i lavoratori) a indicare all’Azienda Usl di competenza quando, da quale Paese e dove arrivano le persone (se in aeroporto, autostazione, stazione ferroviaria, e così via). Il primo tampone verrà tempestivamente effettuato nei luoghi dell’arrivo, o a domicilio; se positivo, la persona andrà subito condotta in una struttura alberghiera.
“Il costo non sarà a carico della famiglia, che si dovrà già fare carico della sostituzione- ha precisato l’assessore Donini-, ma della sanità pubblica. Naturalmente, parliamo di badanti regolari”. Se invece l’esito sarà negativo, la badante dovrà firmare il protocollo, che la impegnerà ad osservare la quarantena (14 giorni) al domicilio, osservando tutta una serie di misurea.
In caso di presenza di un’unica stanza da letto nella casa dell’anziano assistito, la badante dovrà comunque trascorrere la quarantena in una struttura alberghiera. L’Ausl predisporrà controlli a campione; in caso di mancato rispetto del protocollo, scatteranno sanzioni a carico della badante e della famiglia. Dopo 7 giorni, verrà effettuato un altro tampone di controllo. Se negativo, il protocollo andrà osservato ancora per una settimana.(r.cr.)