«Andrea Costa, c’era una volt…A», viaggio indietro nel tempo con Alberto Pietrini: «Ma ora seguo il volley»
Se un tecnico del valore e dalle grandi capacità come «Frank» Vitucci lo ha voluto al suo fianco per 8 stagioni, un motivo ci deve essere. Alberto Pietrini è nella storia dell’Andrea Costa, perché in quella squadra che vinse la A2 e si fece onore all’attico dei canestri, lui fu il protagonista più defilato, ma non certo secondario. Il lungo di Stia (Arezzo), oggi 54enne, vive a Livorno e ci parla di Andrea Costa e della sua famiglia sempre più sportiva. «Mi dispiace tanto vedere la società in serie B, l’ho anche scritto su Facebook. Questo è un club che ha sempre lottato per stare in serie A e che quest’anno, anche per colpa del Covid, ha patito il colpo di grazia. Quella di fare la B è la scelta giusta e, prendendo Moretti e tanti giocatori forti, dimostra di avere la volontà di fare bene. La B va bene, ma spero di rivederla in A».
Qual è il ricordo più bello di quegli anni?
«La promozione dalla A2 è memorabile e fu la sensazione più bella. Tranne l’ultimo anno di A1 (dove ci furono troppi stranieri che penalizzarono l’amalgama di squadra) ho sempre fatto parte di un buon gruppo e di squadre fatte per vincere». (p.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» del 30 luglio.
Nella foto: Alberto Pietrini con la figlia Elena, nazionale di pallavolo e nata a Imola