A Imola il convegno di Confartigianato Bologna: «Scommettere sui giovani per ripartire»
Tutto esaurito all’evento organizzato da Confartigianato Bologna Metropolitana dal titolo «Il contagio della speranza», che ha avuto luogo martedì 14 luglio nelle sale dell’hotel Donatello. Ospiti del talk show, moderato da Michele Brambilla, direttore di Qn – Il Resto del Carlino, sono stati Amilcare Renzi, segretario metropolitano di Confartigianato, Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola, Eugenio Dal Pane, presidente della casa editrice Itaca, e Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà. «Noi tutti abbiamo vissuto qualcosa che non potremo dimenticare – ha spiegato Eugenio Dal Pane, autore del libro “Il Contagio della Speranza” che ha dato il titolo all”evento -. Durante la pandemia abbiamo percepito tutta la nostra fragilità e impotenza, abbiamo scoperto che non è vero che siamo padroni del mondo o della vita. Siamo stati smascherati nella nostra fragilità, come ha spiegato Papa Francesco lo scorso 27 marzo. Questo però ci ha permesso di domandarci su cosa poggia la nostra vita, quali sono i valori a cui dobbiamo guardare. Perché e per chi lavoriamo, con quale scopo? A mio parere ci ha fatto bene fare questa esperienza di fragilità e di aver trovato qualcuno che ci ha chiesto di fare una verifica di cosa sia importante ed essenziale. Ciò che si è evidenziato in quei giorni difficili, con medici, infermieri, volontari e religiosi disponibili ad aiutare il prossimo e a far emergere il desiderio di dare sé all’altro. Dobbiamo custodire la memoria di ciò che è accaduto e di ciò che abbiamo sentito come più vero. Il dono di sé per il bene di tutti deve valere per ognuno di noi».
«Accanto agli angeli della sanità, durante la pandemia, sono state molte le piccole imprese che hanno continuato a lavorare per mantenere accese le luci della comunità – ha spiegato Amilcare Renzi in apertura di serata -. Un mondo, quello della piccola impresa, molto presente nei territori e che deve poter continuare a giocare quel ruolo di valore e distintivo che ha sempre messo in campo. Il tenore di vita che abbiamo oggi lo dobbiamo a quegli uomini e a quelle donne che, animati dalla cultura del fare, hanno contribuito in modo fondamentale allo sviluppo sociale ed economico delle nostre terre. Dobbiamo scommettere sui giovani, dobbiamo tornare a pensare alla comunità con l’idea che il grande abbraccia il piccolo, per arrivare al traguardo tutti insieme». (r.cr.)
L’articolo completo su «sabato sera» de «23 luglio».
Nella foto: i relatori dell’incontro