Scuola, rebus distanziamento ed estate con metro alla mano
L’Istituto superiore Alberghetti di Imola a settembre si appresta ad accogliere circa 1.850 studenti, tra Istituto professionale per l’industria e l’artigianato, Istituto tecnico industriale, Liceo scientifico delle Scienze applicate e corsi serali. È il polo scolastico imolese con il maggior numero di iscritti, numero peraltro in crescita e che porterà a un incremento delle classi prime in particolare all’Istituto tecnico industriale, fucina di forza lavoro per le tante aziende meccaniche del territorio.
Abbiamo chiesto alla dirigente scolastica Vanna Monducci (nella foto) di raccontarci in che modo sta affrontando questa «estate calda», in vista della riapertura condizionata dall’emergenza Covid.
Quali sono le principali difficoltà dal punto di vista organizzativo e gestionale?
«Il problema principale, al momento, è cercare di capire con chiarezza le indicazioni date dalle linee guida ministeriali. Sono vaste, ma non risolvono i due problemi chiave: il distanziamento e l’organico. Fintanto che questi aspetti non vengono definiti in maniera univoca e fintanto che non verrà comunicato alle scuole se avranno organico aggiuntivo a disposizione, non riusciamo a fare una organizzazione efficace. Non sappiamo, ad esempio, se dobbiamo dividere le classi. Se avessimo bisogno di duplicare classi e orari di lezione, servono degli insegnanti. Se abbiamo bisogno di sanificare i laboratori perché vengono utilizzati da più classi nell’arco della stessa mattinata, abbiamo bisogno di più collaboratori scolastici. In base all’esito dei prossimi tavoli a livello regionale e nazionale la situazione dovrebbe chiarirsi in tempi brevi». (lo.mi.)
L’intervista completa nel numero del Sabato sera del 9 luglio