Lavoro e occupazione, in regione a maggio primi cenni di ripresa: +40,4% le assunzioni
Un mercato del lavoro che per la prima volta dopo sei anni di crescita pressoché ininterrotta ha risentito, come ovvio, dell’emergenza Covid, ma che oggi dà netti segnali di risveglio.
In Emilia-Romagna, a maggio, con il progressivo riavvio dell’attività economica, le assunzioni complessive hanno registrato un aumento del 40,4% rispetto al mese precedente, soprattutto nell’industria, dove sono risalite al 70,4% del livello registrato a febbraio. Non certo un recupero pieno, ma una inversione di tendenza rispetto al minimo storico registrato ad aprile, in pieno fermo da Covid-19, quando le assunzioni rispetto allo stesso mese del 2019 avevano fatto segnare un -68%.
«Questi dati dimostrano che dove le attività sono ripartite per prime, i segnali positivi sono arrivati, con percentuali anche superiori a quanto potessimo immaginare – commenta Vincenzo Colla, assessore regionale a Sviluppo economico e Lavoro (nella foto) –. Si conferma invece la difficoltà del terziario, che necessita di un ulteriore sostegno per reggere fino alla ripresa, che ci aspettiamo nel 2021».
Ora «è fondamentale far ripartire subito il mercato interno sbloccando anche le opere pubbliche, a partire dagli accordi di programma con Rfi, Anas e risolvendo il tema della concessione autostradale – aggiunge Colla –. Il decreto semplificazione sarà fondamentale per rilanciare gli investimenti degli Enti locali: un’operazione keynesiana indispensabile per far ripartire le filiere legate all’edilizia, alle costruzioni e alle reti, e con esse tanta parte di occupazione». (r.cr.)