Il direttore artistico dell’Emilia Romagna Festival Massimo Mercelli ricorda il Maestro Ennio Morricone
«In principio il rapporto partì in salita, io che sono sempre in anticipo arrivai con cinque minuti di ritardo e il Maestro mi disse “cominciamo male”. Poi le cose cambiarono, gli piacque il suono del flauto di legno, da lì a breve mi avrebbe scritto “su misura” le cadenze per la cantata Vuoto d’anima piena e Notturno Passacaglia che l’11 ottobre suonerò, in sua memoria, al Teatro alla Scala. Pochi musicisti al mondo hanno raggiunto, restandoci, il cuore della gente. E quando lavoravi con lui, aveva la capacità di dire la parola giusta che trasformava il senso della musica; ora lo immagino trasfigurato in un suono puro».
Così Massimo Mercelli, flautista imolese di talento e successo internazionale e direttore artistico dell’Emilia Romagna Festival, ricorda Ennio Morricone, il compositore scomparso lunedì 6 luglio. Mercelli, nelle sue parole, richiama l’occasione in cui Ennio Morricone compose Vuoto d’anima piena, una cantata per coro, orchestra da camera, pianoforte e flauto per il millennio della Basilica Cattedrale di Sarsina, commissionatagli per l’occasione dal Comitato delle celebrazioni per il millennio, per il tramite di Emilia Romagna Festival. L’opera, con testo di Francesco De Melis, venne eseguita in prima mondiale nella basilica il 25 agosto 2008 dall’Orchestra Roma Sinfonietta e dal Coro lirico sinfonico romano, con Massimo Mercelli al flauto nella parte solista e con lo stesso Morricone a dirigerla personalmente. (r.c.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 9 luglio.
Nella foto: Massimo Mercelli ed Ennio Morricone a Sarsina