Nessun riconoscimento ai lavoratori di Medicina, il sindaco Montanari: «C’è rammarico, non ci accontentiamo. Malattia provvedimento più giusto»
Dopo il no arrivato lunedì scorso dalla Camera dei deputati al riconoscimento per i lavoratori di Medicina colpiti più di altri dal Coronavirus, l’Amministrazione comunale ha preso atto con rammarico della decisione del Governo di non affrontare il problema dei lavoratori e delle lavoratrici bloccati dalla zona rossa nel capoluogo e nella frazione di Ganzanigo, decisa dall’ordinanza regionale del 15/3.
Un duro colpo dopo aver sollecitato fin dalla prima settimana di chiusura risposte per le persone che potevano recarsi al lavoro, perché le loro aziende erano tra i codici Ateco che da Decreto permettevano di restare aperte. A tal riguardo l’Amministrazione auspica indicazioni chiare per garantire lavoratori e aziende già duramente provati da questa emergenza. «Non mi sono mai accontentato del minimo in vita mia e certo non comincerò ora sulla pelle dei miei concittadini – dichiara il sindaco Matteo Montanari –. Ribadisco che come Comune riteniamo che il provvedimento più giusto rimanga la malattia. I cittadini coinvolti erano a casa non per scelta e le loro aziende erano aperte. Se poi il Governo al momento è intenzionato a concedere gli ammortizzatori, al pari di quanto fatto a Codogno, pretendiamo che almeno questo venga fatto immediatamente per salvare i giorni di ferie. E intendiamo quelle estive e non natalizie. La nostra Comunità si è trovata nella condizione di accettare scelte imposte per evitare la diffusione del contagio a tutta la Città Metropolitana. Ognuno si è messo a servizio del bene comune e ha evitato l’estendersi del contagio al territorio metropolitano. Spiace davvero vedere trattamenti diversi per zone diverse d’Italia». (da.be.)
Nella foto: il sindaco di Medicina Montanari