Calcio serie C, riviviamo la stagione senza tregua e piena di scosse dell’Imolese
Questo vuol provare ad essere un racconto, una storia a tinte rossoblù. Una vicenda a puntate che ripercorre la stagione calcistica dell’Imolese. Arrabbiature, delusioni, illusioni, momenti di discreta fi- ducia troppo spesso alternati a profonde costernazioni. Addii, feste di benvenuto, saluti inattesi, strette di mano, calci nel sedere, virus e tamponi. I cieli sopra il Golfo del Bengala registrano meno turbolenze di quelle che il club del Grifone ha avvertito dalla seconda metà del 2019 fino alla prima fetta del 2020. Una società che martedì 30 giugno, attorno alle 19.30, ha scritto la parola fine sui suoi ultimi 12 mesi.
L’addio di Dionisi. I problemi partono qui, non dopo. Tutto il resto è conseguenza. Domenica 2 giugno 2019 l’Imolese chiude a Piacenza la sua meravigliosa cavalcata, pur vincendo 2-1. Nella conferenza stampa di fine partita, Dionisi fa capire che potrebbe anche rimanere a Imola, ma le tribune del «Garilli» suggeriscono diversamente. Dirigenti del Chievo, ma anche di altre squadre di serie B, hanno notato il suo lavoro e lo osservano interessati, nonostante manchi il patentino giusto. Si parla di Benevento, Empoli, Perugia, Spezia, Siena, Juventus Under 23. Durante la settimana seguente il mister toscano dichiara: «Sarebbe presuntuoso da parte mia non prendere in considerazione certe offerte». Alla fine (siamo già a giugno inoltrato) la spunta il retrocesso Venezia (poi ripescato) del presidente Tacopina, che per accaparrarselo paga pure la clausola rescissoria di oltre 100.000 euro. (p.z.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 2 luglio.
Nella foto: la cronostoria della stagione rossoblù con tutti i protagonisti