«Un salto in edicola» fa due chiacchiere sotto al torrione di Mordano con Patrick Caroli
«Io sono un giornalaio», già nella definizione di sé si ha la percezione del lavoro di edicolante di Patrick Caroli, il quarantatreenne di Bagnara di Romagna che dal 2004 gestisce l’edicola di Mordano. La sua è un’edicola come una volta, vende i giornali. Ha fatto una piccola concessione alla modernità con le ricariche telefoniche, ma, per il resto, solo carta stampata. L’edicola è incastonata dentro a una delle due Torri che caratterizzano e che sono il simbolo di Mordano, un locale di origine medioevale che è edicola da diversi anni, un luogo di ritrovo per i mordanesi e non solo, dove è possibile essere serviti senza nemmeno chiedere cosa si vuole, «il solito come al bar». Una dimensione molto umana che fa tanto comunità. «Prima del Covid qui in edicola era sempre un mercato, c’erano fino a dodici persone che stavano qui a chiacchierare. Per raggiungere i giornali da vendere li dovevo dribblare», usa me- tafore calcistiche l’appassionato di calcio Patrick.
E di cosa si parla in un’edicola? «Di calcio e di politica. Io entro nei discorsi solo se si parla di pallone, la politica la lascio a loro. Però nessuno ha mai discusso, ognuno ha sempre detto la sua rimanen- do nei limiti di una colorita discussione romagnola», pare di sentirli, ed in effetti quasi ci si commuove, un po’ per un effetto amarcord, un po’ perché adesso nell’edicola di Patrick si può entrare uno per volta e stare giusto il tempo dell’acquisto. Norme di sicurezza anti Coronavirus che fanno a cazzotti con la routine di un’edicola di paese. (mo.or.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 2 luglio.
Nella foto: Patrick Caroli nella sua edicola a Mordano