Il turismo estivo 2020 è low cost, in mountain bike e con degustazioni a km 0
È arrivata l’estate e con essa torna la voglia di attività all’aria aperta, pur con le prescrizioni e le cautele richieste dalla necessità di limitare, dopo i mesi del lockdown, i rischi connessi al diffondersi del Coronavirus.
Tra gli sport più adatti alla stagione ci sono senza dubbio quelli che si praticano in bicicletta, a cominciare dal cicloturismo, in sella a mountain, gravel, e-bike e via discorrendo.
Un mondo che riguarda direttamente Stefano Dalfiume, cicloguida imolese e istruttore di mountain bike che ha già ricominciato a guidare gruppi su e giù per le strade dell’Appennino. «La ripresa? Devo dire che è interessante – esordisce –. Ho già diversi fine settimana impegnati. A fine giugno faremo una tre giorni a Tredozio per un gruppo di sei persone. Prima si facevano anche compagnie più numerose, ma in periodo post Covid preferisco tenermi sui cinque, massimo sei partecipanti sia per percorsi più semplici che per quelli più impegnativi, anche se le linee guida non sono chiarissime».
Oggi più che mai, le due ruote diventano un mezzo ideale per un turismo low cost e vicino a casa. Meglio ancora se, insieme all’attività sportiva, si possono anche fare visite interessanti e acquistare prodotti tipici in aziende della zona. «Si sta affermando sempre di più, oltre alla sosta a fine giro per mangiare qualcosa, anche l’abitudine a inserire le degustazioni nelle aziende come tappe del giro stesso – conferma Dalfiume –. Mi è capitato di trovare produttori interessanti, ci porto il gruppo, qualcuno acquista e così l’escursione diventa un’occasione per far conoscere aziende e comprare prodotti a chilometro zero. Non ho inventato nulla, è la chiave di volta per far conoscere il territorio, questo deve fare sempre di più una cicloguida. L’utenza e-bike è quella più attenta ai dettagli, meno focalizzata sulle prestazioni, ma più interessata a vedere e conoscere». (mi.ta.)
Ulteriori particolari nel numero del Sabato sera del 18 giugno