L’idea di due giovani castellani: un’«autostrada delle api» al Lungosillaro
Lo sanno anche i bambini: le api rivestono un ruolo importantissimo in natura. Essendo insetti impollinatori, da loro dipende buona parte dell’ecosistema e, di conseguenza, della vita dell’uomo. Un’altra cosa oggi è ampiamente risaputa, anche per merito dei rinati movimenti ecologisti e ambientalisti: che le api devono essere protette. Ma come?
Due giovani castellani hanno un’idea per il proprio territorio: un’autostrada delle api lungo il Sillaro per sostenere la vita e il lavoro dei piccoli insetti a strisce. Si tratta di Gerardo Caglioti ed Eleonora Barbieri, meno di cinquant’anni in due, già attivi per l’ambiente con il gruppo ForMyPlace.
«L’idea è quella di attrezzare il parco Lungosillaro con una lunga serie di grandi aiuole dove seminare un’ampia varietà di fiori autoctoni benefici per le api – spiegano –. Un’aiuola dopo l’altra, le api troverebbero così un corridoio fiorito di cui potrebbe godere anche la cittadinanza, per la bellezza ma anche per i pannelli informativi che raccontano il progetto e spiegano come manutenere il verde all’interno delle aiuole stesse, contribuendo così ad un progetto per la natura e per il territorio. Tra gli orti sociali e la passerella vicino alla fonte Fegatella immaginiamo di porre anche un’arnia con una colonia di api da monitorare per indagare la salute degli insetti, e di conseguenza dell’ambiente castellano, dall’inquinamento urbano all’uso dei pesticidi in agricoltura. Le api, infatti, sono un termometro della salubrità dell’ecosistema: contandone il numero a intervalli regolari potremmo imparare tanto sul nostro territorio». (mi.mo.)
Ulteriori particolari nel numero del Sabato sera del 18 giugno