Il 20 settembre a Imola si vota per il nuovo sindaco, schieramenti in attesa dei candidati
Ripartenza è una delle parole più usate in questo periodo. Può essere applicata anche in vista delle elezioni, in programma domenica 20 settembre, che vedranno il Comune di Imola avere di nuovo un sindaco eletto dal 19 dicembre 2019, data del decreto firmato dal Presidente della Repubblica che sciolse il Consiglio comunale a seguito delle dimissioni della sindaca Manuela Sangiorgi, datate 29 ottobre. Una vita fa. In mezzo il commissario Nicola Izzo e una pandemia storica.
Il centrodestra, nelle elezioni comunali del 10 giugno 2018, sosteneva la candidatura a sindaco di Giuseppe Palazzolo. Si fermò al primo turno con poco meno del 23%. Questo sarà il numero da cui ripartire per una coalizione in cui, ragionevolmente, la Lega guidata dal consigliere regionale Daniele Marchetti darà le carte (e soprattutto i nomi). Vorranno dire la loro il deputato Gianni Tonelli e Simone Carapia, che nella Lega rappresentano l’opposizione interna e Fratelli d’Italia con Nicolas Vacchi, giunto al partito di Giorgia Meloni dopo vari traslochi, che lo hanno spostato dal centro alla destra dello schieramento. L’ex partito di Vacchi, Forza Italia, sarà marginale nella scelta del candidato sindaco, mentre il gruppo guidato dall’ex assessore Andrea Longhi, che raccoglie alcuni ex transfughi pentastellati in un’associazione, lavora per ricavarsi spazi. A proposito di ex grillini: Manuela Sangiorgi ha ventilato un possibile ritorno. L’ipotesi di una ricandidatura della Sangiorgi (inverosimile, sia chiaro) più che una ripartenza assomiglierebbe ad un revival, soprattutto perché riproporrebbe la sfida al femminile che segnò il ballottaggio del 24 giugno 2018 con Carmen Cappello, allora candidata del centrosinistra. Sangiorgi è stata ripudiata in più occasioni dai 5Stelle che, per il resto, sembrano ancora quelli che hanno governato Imola per circa 17 mesi: l’ex vice della Sangiorgi, Patrik Cavina, l’ex assessore al Bilancio, Claudio Frati, il vero leader grillino imolese, Gabriele Betti, uomo dai solidi agganci con i vertici nazionali a cominciare da Massimo Bugani.
Appena terminato il lockdown, invece, in viale Zappi il Pd ha ripreso la tessitura di un progetto di governo e di una coalizione con il segretario, Marco Panieri, impegnato a confezionare una squadra che potrebbe vederlo nel ruolo di candidato. Nel frattempo il Pd ha già portato a casa il via libera di molte componenti della sinistra e deve… cucire solo i bottoni di centro del suo vestito. La ripartenza avviene con queste premesse, ma tra poco saremo già nella fase due, quelle delle candidature ufficiali. (p.b.)
Nella foto: il Municipio di Imola