Calcio serie C, il nuovo tecnico dell’Imolese Roberto Cevoli si presenta: «Sono il terzo dell’anno, devo risolvere i problemi»
La vecchia ambizione è di arrivare un giorno ad assomigliare a Carletto Ancelotti, che lo allenò alla Reggiana in serie B, con terzo posto finale e promozione in A. La nuova è quella di salvare l’Imolese dal- la retrocessione. Per Roberto Cevoli, l’allenatore che ufficialmente lo scorso 8 giugno ha sostituito l’esonerato Atzori, l’impresa non si prospetta per nulla semplice, considerando il contesto nel quale la squadra si dovrà allenare in attesa di giocare le due partite di play-out contro l’Arzignano; andata sabato 27 giugno e ritorno martedì 30. «Intanto ringrazio la dirigenza dell’Imolese per l’opportunità che mi ha concesso – ha esordito così Cevoli, 51 anni, ex calciatore di Modena, Torino, Reggiana, Reggina, Carpi, Cesena, Crotone e poi alle- natore di Foligno, Monza, Sanremese, Civitanovese, Renate e Reggina -. Per me è stata una sorpresa, perché non me l’aspettavo. La società mi ha fatto capire le sue intenzioni. Ci siamo parlati, ci siamo piaciuti e ho accettato con entusiasmo».
Prime sensazioni?
«Molto positive. Ho trovato una società giovane, ma già con una buona esperienza alle spalle. Un gruppo di giocatori vogliosi di rimettersi in gioco e di tornare a calciare il pallone. Un centro sportivo che non avevo mai visto e che considero una ricchezza inestimabile per una società di serie C. Venendo qui mi sono assunto una responsabilità importante. Se io sono il terzo allenatore della stagione, vuol dire che ci sono stati dei problemi. Fra l’altro il tempo è limitatissimo per rimettere in sesto una squadra, dopo che tutti i giocatori sono stati fermi 3 mesi. Cosa mai successa, se non singolarmente e per qualche infortunio grave. Comunque ritengo che nell’Imolese esistano le potenzialità per centrare l’obiettivo». (a.d.p.)
L’intervista completa su «sabato sera» dell’11 giugno.
Nella foto (Isolapress): Roberto Cevoli