A Imola nasce un museo dedicato al pesco. Progetto organizzativo già avviato
Un grande patrimonio genetico utile per gli studiosi e interessante dal punto vista culturale per chi vorrà visitarlo. Questo il biglietto di invito per il Museo del pesco presente a Imola, per ora solo nella collezione di alberi che ne caratterizzano il suo aspetto di museo vivente, ma già realizzato nel progetto organizzativo.
«L’annuncio – spiega Daniele Bassi, docente universitario di coltivazione arboree all’università di Milano e collaboratore del Crpv, il Centro di ricerca produzioni vegetali con sede a Cesena – doveva essere dato a marzo in occasione del convegno organizzato a Massa Lombarda dedicato alla coltura del pesco e alle sue risorse genetiche, ma il Coronavirus ha costretto gli organizzatori a rinviare l’incontro a settembre, anche se la data è ancora incerta».
Tutto è pronto e la volontà dell’Associazione amici del pesco, alla quale aderiscono al momento una decina di soci, è quella di aprire il Museo al pubblico appena possibile. «La sede dovrebbe essere quella operativa del Crpv a Selva, a pochissimi chilometri da Imola – prosegue Bassi – e non è casuale. Da anni, infatti, è stato avviato un progetto di continuità per ottenere nuove varietà di pesco e albicocco e la ricerca è andata oltre confine chiamando in aiuto, oltre che studiosi romani, anche greci e spagnoli». (a.gio.)
Ulteriori particolari nel numero del Sabato sera del 4 giugno.