Coronavirus, nessun nuovo contagio a Imola. L”assessore Donini: “Passo epidemiologico a 0,1%. Nelle cra tamponi periodici agli ospiti”
La settimana comincia con zero nuovi contagi per il territorio di Imola. Invariati i casi ancora attivi, cioè positivi al Coronavirus, appena 10 casi in tutto (1 persona residente a Imola, 5 a Medicina, 1 a Dozza e 3 fuori dal territorio). Fermi a 398 i positivi refertati dall’Azienda usl di Imola dall’inizio dell’emergenza; così come il totale di 39 decessi di o con Covid-19.
Notizie davvero confortanti che si accompagnano a quelle del resto dell’Emilia Romagna. “Il passo epidemiologico è stabilmente sotto lo 0,1% quindi un livello davvero molto basso, la situazione ad una settimana dalla riapertura tra le regioni è davvero favorevole per quanto riguarda la nostra capacità di contenere l’epidemia da Covid” ha dichiarato nel pomeriggio Raffaele Donini, l’assessore alle Politiche per la salute della Giunta Bonaccini, facendo il bilancio dei dati statistici dell’epidemia attraverso una diretta sulla pagina Facebook della Regione.
In tutto sono 27.928 i casi complessivi refertati in regione, oggi 20 nuovi positivi di cui 15 asintomatici, individuati attraverso l’attività di screening regionale (3 sono residenti nel bolognese, ovviamente imolese escluso). Quelli ancora attivi, però, positivi o malati, sono scesi a 2.282 (-46 rispetto a ieri). “Abbiamo avuto purtroppo anche 4 deceduti (1 su Biologna), è comunque il dato migliore dal 2 marzo scorso” ha precisato Donini. Sono 4.179 ad oggi le persone che hanno perso la vita per Covid o malattie correlate.
Le statistiche confermano che una delle fasce d’età più colpite è quella dai 50 ai 59 anni, ma se passiamo ai decessi, invece, si sale dai 70 in su, in particolare gli over 80 racchiudono più di due terzi dei morti totali. “In parte – ha ammesso Donini – è dovuto ai focolai avuti nelle cra (rsa o case di riposo e residenze per anziani)”. Le strutture pubbliche accreditate e private del circondario imolese sono passate indenni attraverso o tsunami del Coronavirus, ma molte altre attorno a noi, dal ravennate al bolognese, hanno visto drammatici focolai.
“Per presidiare quel mondo – ha aggiunto Donini – abbiamo stabilito ulteriori controlli, con sierologici agli operatori sociosanitari e tamponi periodici agli ospiti anche dove non ci sono focolai, inoltre cercheremo di accompagnare il mondo delle cra ad un’evoluzione con un maggior peso della sanità, sono strutture comunali o private ma la Regione non si sottrae alla responsabilità”. Una notizia confortante anche se molti famigliari cominciano ad essere insofferenti di fronte all”impossibilità di vedere i propri congiunti. Le case di riposo dell”Emilia Romagna (comprese quelle del circondario imolese) sono tuttora chiuse alle visite dall”esterno per cercare di evitare ulteriori focolai.
“Non dobbiamo abbassare la guardia e fare ancora più test e tamponi come se fossimo in piena emergenza, andando a intercettare sia i contatti stretti e larghi delle persone sintomatiche, sia coloro che non hanno sintomi, attraverso lo screening regionale e con i test degli oltre cento laboratori validati disponibili per lavoratori e cittadini e continueremo a farlo anche quando arriveremo prossimi allo zero e anche dopo” ha concluso l”assessore. (l.a.)
Nella foto l”assessore Raffaele Donini e la slide con le statistiche in base alle fasce d”età più colpite dal Coronavirus in Emilia Romagna