Centri estivi, nelle parrocchie dubbi su responsabilità ma si lavora per partire
Motori accesi in vista della partenza delle attività estive dedicate a bambini e ragazzi anche per parrocchie e scuole cattoliche, che coprono normalmente una buona fetta dell’utenza di questi servizi. Nel territorio della Diocesi di Imola (Lugo compresa) parliamo di una ventina di centri estivi che, gli anni passati, coinvolgevano circa 2.000 ragazzi tra elementari e medie, seguiti da 500 animatori.
Una realtà di un certo peso, insomma, che quest’anno avrà tuttavia non poche difficoltà ad organizzarsi. Non solo perché il protocollo regionale è stato reso noto soltanto il 26 maggio a fronte di una partenza che la Regione Emilia Romagna ha fissato per l’8 giugno, ma anche e soprattutto per le prescrizioni che il provvedimento contiene. Difficilmente, per intenderci, qualcuno riuscirà ad avviare l’attività già la prima settimana dopo la fine dell’anno scolastico. (mi.ta.)
L’articolo completo su «sabato sera» del 4 giugno.
Nella foto: l’attività all’Estate Ragazzi della parrocchia di Santo Spirito